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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, Livorno tra gli ospedali specializzati Covid-19: aumentano i posti in terapia intensiva e per l'isolamento

Differenziati i presidi: quello livornese, insieme a Massa, Lucca, Versilia e Pontedera, sarà attrezzato per il ricovero di pazienti positivi dell'area territoriale Toscana Nord ovest. Casani: "Pronti all'aumento di contagi, in 10 giorni raddoppieremo i posti"

La riorganizzazione della rete ospedaliera con la distinzione tra ospedali Covid-19 e non Covid-19, l'aumento dei posti letto in Terapia intesiva e le "stecche" di isolamento e infine un appello a donare il sangue. La dottoressa Maria Letizia Casani, direttrice generale dell'Asl Toscana Nord Ovest, ha voluto fare il punto della situazione sui i presidi ospedalieri del territorio di sua competenza alla luce della diffusione del Coronavirus in Toscana: "Ogni giorno - le sue parole nel corso di una conferenza stampa dell'11 marzo in diretta Facebook -, in media, nel territorio della nostra Asl registriamo circa 25 casi positivi in più di Covid-19. Occorrono misure di rafforzamento adeguate a quanto sta avvenendo". 

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Il primo punto affrontato da Casani riguarda i nosocomi che possono trattatre i casi di Coronavirus: "L'azienda sta mettendo in atto azioni di rafforzamento degli ospedali e dei suoi servizi sul territorio - ha sottolineato -, in particolare stiamo riorganizzando la rete ospedaliera per arrivare, entro 10 giorni, a raddoppiare complessivamente i posti letto di terapia intensiva, in particolare negli ospedali di Lucca, Versilia, Massa, Livorno e Pontedera. Preciso che si tratta di un'azione preventiva, che serve per essere preparati all'eventuale aumento dei contagi e delle persone che avranno bisogno delle terapie intensive per guarire". 

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Raddoppiano i posti in Terapia intensiva negli ospedali Covid-19

La direttrice generale, così come aveva annunciato anche il presidente della Regione Enrico Rossi, ha posto l'accento anche sui posti letto: "Nei cinque ospedali Covid i posti di terapia intensiva passeranno da 68 a 140 ed è previsto anche l'allestimento di reparti dedicati ai pazienti positivi che, pur avendo bisogno di essere ricoverati, non necessitano della terapia intensiva. Si tratta di 'stecche' isolate di posti letto che lavoreranno in pieno coordinamento con i reparti di pneumologia, malattie infettive e terapia intensiva. Al momento allestiremo 115 posti letto di questo tipo, ma in base alle necessità potremo aggiungerne altri 110 in una seconda fase, altri 80-90 in terza fase e ulteriori 100 in quarta fase. In aggiunta - specifica Casani - stiamo predisponendo negli ospedali delle postazioni isolate per accogliere tutte quelle persone a cui sono stati fatti i tamponi perché identificati come casi sospetti"

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"Ecco di cosa si occuperanno gli ospedali 'no Covid'"

Non tutti gli ospedali della Toscana sono attrezzati per gestire i casi di Coronavirus: "Per mettere in atto questa organizzazione - specifica la direttrice generale - abbiamo classificato gli ospedali in due categorie: quelli che accoglieranno casi di Covid-19 e quelli che non lo faranno. I primi avranno un'attività incentrata prevalentemente alla cura dei pazienti risultati positivi, ma non faranno solo questo. In parte continueranno a fornire anche le prestazioni usuali, ma lo faranno separando le due attività in maniera rigorosa. Negli altri nosocomi saranno convogliate parte delle attività che non saranno più effettuate negli "ospedali Covid", perché come noto tutta l'attività chirurgica programmata è stata sospesa. Gli ospedali "no Covid" quindi si faranno carico di smaltire la programmazione che si è di fatto interrotta dappertutto". 

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L'appello dell'Asl Toscana nord ovest: "Donate il sangue"

Casani, oltre a sottolineare l'importanza di "restare a casa", lancia un appello a tutti i cittadini: "Donate il sangue. La raccolta è scesa drasticamente e ciò può pregiudicare le misure che stiamo mettendo in atto. I nostri centri trasfusionali sono sicuri, potete andarci con tranquillità". 

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