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Cronaca San Jacopo

Coronavirus Livorno, è un giovane 19enne il pianista misterioso di San Jacopo: "La musica unisce tutti"

Dominik Corsi ha allietato gli abitanti del quartiere in questi giorni di quarantena: "Momento difficile, il mio pensiero è per chi lotta in prima linea"

La sua musica ha conquistato tutti. Dal terrazzo della sua abitazione, in questi grigi giorni di quarantena, ha lasciato partire dolci note, capaci di allietare gli animi malinconici e incupiti dalle preoccupanti notizie sulla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese. Stiamo parlando di Dominik Corsi, colui che, nelle scorse ore, era stato definito il "pianista misterioso di San Jacopo".

Il giovane, studente 19enne che frequenta l'ultimo anno dell'Artistico, ha infatti saputo unire gli abitanti del quartiere con il linguaggio universale per eccellenza: la musica. Un'iniziativa che si aggiunge ai tanti flash mob e alle simpatiche manifestazioni organizzate in questi giorni, a testimonianza di come Livorno, malgrado il momento storico difficile, non voglia perdere la forza di lottare attraverso il sorriso.

Dominik, com'è nata questa idea?
"Durante la seconda sera di quarantena. Stavo guardando il telegiornale e ho visto in alcuni servizi che tanta gente cantava e suonava dalle finestre o dai balconi. A quel punto mi sono detto che forse sarebbe stato bello suonare per una mezz'ora qualcosa che fosse adatto al contesto, con delle tonalità che non creassero troppo trambusto. Volevo trasmettere un po' di serenità in queste giornate buie attraverso la musica, che è la dimensione che unisce tutti: chiunque riesce a coglierne il messaggio, anche coloro che magari soffrono di qualche difficoltà. Ed è bellissimo sapere che tantissime persone ne hanno colto il significato, è stato un successo inaspettato: stiamo vivendo isolati, ma con la musica e con il canto possiamo unirci".

Da quanto tempo coltivi questa passione per la musica? 
"Ho iniziato a suonare pianoforte all'età di 9 anni da Menicagli, ora suono per Percorsi Musicali con Carlo Bosco. Devo ringraziare mio padre per avermi introdotto alla musica: lui ne è sempre stato un grande appassionato e lavora da molto tempo in questo campo, pur non suonando. Ricordo che alle prime lezioni che facevo mi annoiavo, poi però la musica mi ha conquistato. Adesso, oltre al pianoforte, mi sto dedicando da quattro anni anche alla creazione di musica tramite computer".

Hai in programma qualche altra iniziativa? Magari creare una playlist di quartiere con i suggerimenti degli abitanti? 
"Vedremo, onestamente non lo so. L'iniziativa della scorsa sera è stata spontanea, non c'è stato niente di pianificato e forse è proprio per questo che è stata così apprezzata. Io ho un repertorio che affonda soprattutto nel jazz e nel blues, una musica che credo si addica a questo momento storico. Se poi qualcuno mi propone una canzone particolare, potrei mettermi a studiarla. Poi, se possibile, volevo mandare un messaggio".

Prego, dicci pure il tuo messaggio... 
"Voglio ringraziare chi sta lottando in prima linea. Voglio ringraziare i medici e gli infermieri: noi stiamo vivendo momenti bui, ma per loro la situazione, in questi giorni, è ancora più dura".

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