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Cronaca

Coronavirus Livorno, il racconto di infermiere e Oss: "Nessuno è stato lasciato solo, parlavamo con gli sguardi"

Il personale sanitario ha raccontato i mesi passati nei reparti Covid e di come sia stato vicino fino all'ultimo con chi non ce l'ha fatta: "I nostri cuori e le nostre mani sono sempre stati con i nostri pazienti"

"Isolare i pazienti dalle loro famiglie non è stato facile"

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Laura Crestani è stata al contempo sia infermiera che paziente: "L'aspetto psicologico era il più difficile. Sentire ogni giorno quei bollettini non ci ha rassicurato, ma siamo andati avanti nonostante avessimo la paura di essere noi stessi portatori del virus. Isolare i pazienti dalle loro famiglie non è stato facile e il senso di frustrazione che ci pervadeva quando qualcuno non ce la faceva è stato inimmaginabile. Quando poi ho contratto il virus ho subito pensato ai miei cari e devo spendere un grazie per tutti i colleghi che mi hanno supportato in questo percorso facendomi superare momenti di ansia e sconforto"

"Provo rabbia per chi pensa che sia un complotto e che le persone non finiscono in terapia intensiva"

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La situazione di Laura l'ha vissuta anche Nancy Berretta, Operatrice socio sanitaria: "Ero in ferie quando è iniziata l'emergenza e non ci ho pensato un attimo a tornare per combattere la pandemia. Ho passato notte insonni fatte di pianti, ma a lavoro ho sempre cercato di dare manforte ai ricoverati che non potevano stare con le proprie famiglie. Poi anche io sono diventata una pazienta e a 36 anni mi sono vista attaccata a un respiratore temendo per la mia vita e di aver contagiato i miei cari. Ho avuto paura, ma i miei colleghi mi hanno assistita senza mai lasciarmi sola. Provo rabbia per chi dice che si tratta di un complotto e che la gente non finisce in terapia intensiva". 

"Questo virus ha tentato di isolarci"

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Parole interrotte dalle lacrime per Rossella Tofani, medico di Rianimazione: "Il nostro sguardo era l'unica cosa che potevamo dare a chi era ricoverato. Durante la mia lunga carriera ne ho viste di persone morire, ma questo virus ci ha messo a dura prova perché ha tentato di isolarci. Insieme ai miei colleghi abbiamo gioito e pianto, ma non ci siamo mai arresi". 

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