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Cronaca

Coronavirus: approvato l'uso del Ruxolitinib, il farmaco sperimentato a Livorno

L'autorizzazione è arrivata direttamente dell'Agenzia italiana del farmaco dopo la revisione scientifica dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani

L'Agenzia italiana del farmaco ha approvato, nell'ambito di un protocollo per l'uso compassionevole, l'uso del Ruxolitinib, già utilizzato in ambito ematologico, per i pazienti affetti da Coronavirus. Il farmaco era stato sperimentato, per la prima volta, nell'ospedale di Livorno con "esiti soddisfacenti", come testimoniato dagli ematologi dell'Asl Toscana nord ovest. Secondo la revisione scientifica dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani il Ruxolitinib, così come avvenuto nel nostro nosocomio, potrà essere somministrato in pazienti con insufficienza respiratoria ma che non necessitano di ventilazione assistita invasiva. Il medicinale infatti, rispetto al Tocilizumab​, avrebbe mostrato effetti mitigatori della severa reazione infiammatoria indotta dal Coronavirus e agirebbe in una fase precoce della malattia impedendo l'aggravarsi delle condizioni del paziente ed evitando, quindi, il percorso più critico in terapia intensiva. 

La Novartis, azienda produttrice del Ruxolitinib, si impegna, per tutta la fase di emergenza, a fornire gratuitamente, su richiesta del medico, il farmaco ai pazienti affetti da Covid-19, predisponendo un piano di produzione molto preciso per far fronte alle richieste aggiuntive che potrebbero arrivare. 

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