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Cronaca

Coronavirus, la Toscana rischia di diventare zona arancione. Giani: "Una settimana per migliorare gli indicatori"

Se i dati indicati dal ministero della salute non caleranno possibile il passaggio nell'area di media criticità con nuove restrizioni

+++TOSCANA ZONA ARANCIONE: RESTRIZIONI A PARTIRE DA MERCOLEDÌ 11 NOVEMBRE+++

"Abbiamo una settimana per migliorare i nostri indicatori, stiamo facendo tutto il lavoro possibile". Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, commenta, come riportato da FirenzeToday, il possibile passaggio della nostra regione dall'attuale zona gialla a quella arancione in base alle disposizioni del nuovo Dpcm approvato dal Governo. In questo caso scatterebbero nuove restrizioni come, ad esempio, il divieto di spostamenti tra regioni e la chiusura 7 giorni su 7 di bar e ristoranti. 

Tra gli indicatori presi in esame e indicati dal ministero della Salute ci sono quelli della diffusione del virus e la capacità ospedaliera, cioè i posti letto a disposizione per i malati Covid. Su quest'ultimo punto la Toscana si trova in difficoltà ed è per questo che il governatore, insieme all'assessore Bezzini, sta individuando nuove strutture da trasformare in ospedali dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus in maniera da avere a disposizione circa 2mila posti letto in più. 

Possibile, tuttavia, che la Toscana resti in area gialla almeno fino al 13 novembre, quando arriveranno i nuovi dati settimanali. A quel punto spetterà al ministro Speranza emanare un'ordinanza apposita per l'eventuale passaggio dalla zona gialla ad arancione. 

Le misure restrittive nella zona arancione

Vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino salvo che per comprovati motivi di lavoro, salute e necessità. Saranno vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una regione all'altra e da un comune all'altro ad eccezione che si debba usufruire di servizi non disponibili nella propria città. Chiusi bar e ristoranti 7 giorni su 7, l'asporto sarà consentito fino alle 22 mentre per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Nei festivi e prefestivi è disposta la chiusura dei centri commerciali ad eccezione di farmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Per quanto riguarda la scuola, didattica a distanza per gli istituti superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità. La didattica in presenza sarà garantita per le scuole dell'infanzia, elementari e medie. Prevista la riduzione del 50% per la capienza dei mezzi del trasporto pubblico ad eccezione degli scuolabus. 

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