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Cronaca

A Livorno arriva Cristina D'Avena: "Le sigle dei cartoni animati sono immortali"

La cantante amata da adulti e giovani si racconta: "I miei preferiti? Kiss me Licia, Rossana e l'Incantevole Creamy. Con queste canzoni è possibile rifugiarsi nella nostra infanzia"

Quale aggettivo potrebbe essere giusto per descrivere Cristina D'Avena? Dolce come Remi? Tenera e raggiante come Jem? Oppure modernissima come il trio di Occhi di gatto?  La verità è che sarebbe talmente difficile trovare quello più appropriato che alla fine tutti le si addicono. Anche se lei, regina incontrastata delle sigle dei cartoni animati, agli aggettivi preferisce una parola: amica. Magari proprio come quella Sailor Moon che per tante volte ha cantato. "È così che mi vede il mio pubblico" ha commentato in un'intervista rilasciata a LivornoToday. Già, il pubblico. Un connubio generazionale dove si mischiano giovani e adulti tutti accomunati da quella voglia di tornare un po' bambini con le sigle rese celebri dalla cantante emiliana. Che, domenica 17 novembre a partire dalle 17, sarà al centro commerciale Fonti del Corallo per uno dei suoi tantissimi live. Tanti, tantissimi saranno i fan che accorreranno per cantare con lei miti indiscussi quali Kiss me Licia, Piccoli problemi di cuore e tanti altri. 

Cristina D'Avena alle Fonti del Corallo-2

Cristina, c'è un segreto per restare sulla cresta dell'onda per così tanti decenni?
"Io ho sempre cercato di rimanere me stessa, senza cercare di avere maschere inutili. Voglio che la gente sappia che io sono la Cristina che vede sempre e questo atteggiamento lo porto avanti fin da quando ero giovane, sia con i miei amici che con i miei fan. Mi fa piacere pensare che loro mi vedano prima come un'amica che come una star o una persona inarrivabile". 

Le sue canzoni vengono cantante anche da chi, negli anni Novanta, non era ancora nato. Che effetto le fa?
"Questo fa capire quanto questa musica sia immortale perché ognuno di noi la canta a ogni età. Queste sigle fanno parte di noi e, come dico sempre al mio pubblico, si possono tirare fuori in ogni occasione, specie quando vogliamo rifugiarci nella nostra infanzia. Scherzosamente dico che mi reputo come una sorta di 'medicina'". 

Cos'è cambiato secondo lei nel corso degli anni?
"Un po' tutto: dalla società alle mode. Basti pensare come la tecnologia ormai ci venga in soccorso per qualunque cosa. Io cerco di adeguarmi a tutto questo senza mai però tradire me stessa. Prima eravamo più morbidi e vivevamo con maggiore spensieratezza, adesso invece tendiamo a essere più duri". 

Riguardo ai cartoni animati, come si sono evoluti dagli anni Novanta?
"Oggi ci sono tanti bellissimi cartoni che raccontano storie e dietro hanno dei significati importanti. Rispetto ai 'nostri' cartoni però sono diversi, non affrontano più alcune tematiche e a questo dobbiamo essere bravi ad adeguarci anche perché ai bambini questo tipo di cartone piace". 

Se lei dovesse fare una sua personale classifica dei tre cartoni aminati preferiti?
"Sicuramente ci metterei Kiss me Licia, Rossana e l'Incantevole Creamy". 

E una classifica delle sue sigle preferite?
"Ce ne sono troppe, sarebbe difficilissimo. Mi sono sempre piaciute Jem, Occhi di gatto e Terry e Maggie". 

C'è invece una sigla che le sarebbe piaciuto interpretare?
"L'Uomo tigre, senza alcun dubbio. La canto sempre duranti i concerti e il pubblico si diverte a cantarla con me".

La cover di Duets Forever-2

Gli album "Duets" e "Duets Forever" sono stati un grandissimo successo. 
"Ho voluto fare un regalo a me e al pubblico perché questo era un sogno che avevo da molto tempo: far cantare le mie canzoni ai miei colleghi. È stato bello vedere come in molti mi abbiano chiesto di scegliere quale sigla cantare. Per esempio lo Stato sociale ha optato per Denver, Chiara Galiazzo per Sailor Moon e Alessio Bernabei per All'Arrembaggio". 

Sui social in molti si sono chiesti perché non c'è un duetto con Mirko dei Bee Hive.
"Ho preferito optare per cantanti che condividono la musica di oggi. Se con Mirko (al secolo Pasquale Finicelli, ndr) ci sarà occasione di fare qualcosa insieme ben venga". 

In che rapporti è rimasta con il cast di Love me Licia?
"​I contatti li ho mantenuti, anche se alcuni hanno preso strade diverse. Il più delle volte, quando posso, è bello risentire chi ha condiviso con te quel percorso". 

Uno dei suoi rimpianti è quello di non aver potuto collaborare con Lucio Dalla.
"Siamo entrambi bolognesi e ovviamente conoscevamo benissimo l'uno il lavoro dell'altro. Un giorno ci siamo incontrati e abbracciati e lui mi ha detto che a breve si sarebbe messo a scrivere un pezzo per me. Purtroppo la sua prematura scomparsa ha impedito che tutto ciò si realizzasse. Per me sarebbe stato un onore poter lavorare al suo fianco". 

Nella sua lunga carriera c'è anche Sanremo.
"Sono stata super ospite e poi quest'anno ho avuto la possibilità di duettare con Shade e Federica Carta. Devo ammettere che in quest'ultima occasione ero molto emozionata e anche terrorizzata perché toccava a me aprire le esibizioni. Una volta sul palco poi, una volta iniziato a cantare, tutto è passato. È stato uno dei tanti momenti che porterò sempre con me". 

Cristina D'Avena però è anche una doppiatrice.
"Nel film Playmobil che uscirà nelle sale a fine anno ho prestato la voce alla Fata Madrina e, come successo in Duets, ho lavorato al fianco di J-Ax. Io adoro doppiare e quando mi hanno chiesto la mia disponibilità ho subito accettato". 

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