"L'equipaggio era dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto, si sono sentiti in colpa per il furto del palmare ma loro non c'entrano nulla, si tratta di uno spiacevole episodio". Inizia così il racconto di Giacomo Artaldi, presidente del comitato livornese della Croce Rossa dopo il furto subito a bordo di una loro ambulanza che stava prestando soccorso ad un cittadino in via Fiorenza. "Se penso a mente fredda a quanto è successo rimango allibitito, perchè rubare dall'interno di un mezzo di soccorso è allucinante. Se poi penso che ieri è toccato al tablet e domani potrebbe toccare al defibrillatore allora inizio a rabbrividire".

"Il palmare serve solo per comunicare con la centrale del 118 e non può essere usato come un normale cellulare - spiega Artaldi -, oltretutto è dotato di un gps che appena si accende il dispositivo lo geolocalizza, quindi non è nemmeno rivendibile. Quello che è avvenuto al nostro equipaggio è folle, stavano prestando soccorso ad un cittadino e si sono visti sottrarre di un mezzo di lavoro".

L'appello alla cittadinanza: "Se qualcuno ne avesse notizia ce lo segnali subito"

"Per il ladro - ha proseguito - forse si tratta di un semplice palmare ma non è così, noi su quel palmare riceviamo le missioni e sopra ci vengono segnate dalla centrale del 118 tutte le indicazioni del caso riguardanti il paziente, che tipo di intervento andiamo a fare, se ha delle patologie, la via e molte altre indicazioni che ci sono utili per prestare il primo soccorso". "Lancio un appello alla cittadinanza - conclude il presidente del comitato livornese della Croce Rossa -, chiunque vedesse il nostro palmare abbandonato a terra o se qualcuno prova a venderglielo, ce lo segnali subito, oppure lo porti negli uffici delle forze dell'ordine o presso la nostra sede in via Lamarmora"