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Cronaca

Morto David Sassoli, il cordoglio di Giani: "Una perdita enorme per la buona politica"

Il presidente del Parlamento europeo si è spento nella notte al CRO di Aviano a causa del sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, è morto a 65 anni nelle prime ore della mattina di oggi, martedì 11 gennaio a causa del sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. A darne notizia è stato il suo portavoce Roberto Cuillo: "Il presidente si è spento alle  1.15 al CRO di Aviano (Pordenone) dove era ricoverato. Nelle prossime ore verrà comunicata data e luogo delle esequie". 

Chi era David Sassoli

Nato a Firenze ma cresciuto a Roma, giornalista, conduttore televisivo, vicedirettore per anni del Tg1, Sassoli era entrato in politica come europarlamentare del Partito democratico nel 2009. Due le grandi passioni della sua vita: il giornalismo e la politica, declinata soprattutto in chiave europea. Un'esperienza, quella nelle istituzioni dell'Unione, culminata con l'elezione alla guida dell'assemblea di Strasburgo il 3 luglio del 2019 (già nel 2014 era stato vicepresidente). Nel 2013 si era candidato alle primarie per le comunali di Roma: prese il 28 per cento dei voti, arrivò prima di Paolo Gentiloni, ma vinse Ignazio Marino. Era un grande tifoso della Fiorentina e un fine conoscitore della musica classica. Lascia la moglie Alessandra Vittorini e due figli, Livia e Giulio. 

Giani ricorda Sassoli: "Un dolore immenso"

Appresa la notizia, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha voluto ricordare così Sassoli: "Una notizia terribile che ci lascia sgomenti. Provo un grande dolore, penso innanzitutto allo strazio dei suoi cari per un tempo interrotto in modo così difficile da accettare. Ma penso anche alla perdita enorme per la politica, per la buona politica, italiana ed europea. Sassoli ha interpretato con grande correttezza ed equilibrio il suo ruolo di presidente dell’assemblea di Strasburgo – prosegue – ma senza mai rinunciare alla battaglia per difendere e rinnovare i valori dell’europeismo, impegnandosi in prima persona contro l’insidia dei populismi e dei nazionalismi. Nella sua attività di giornalista e di uomo delle istituzioni trasmetteva a tutti noi la convinzione, l’orgoglio e la passione con le quali agiva e che lo hanno sempre distinto. Lo piangiamo e lo piange la Toscana, che gli ha dato i natali e che si stringe alla famiglia. Alla moglie, ai figli e a tutti i suoi cari le condoglianze della giunta regionale e le mie personali". 

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