Indebitamento famiglie, Livorno sedicesima nella classifica nazionale. L'allarme della Cgia: "In Italia cresce il rischio usura"
Quasi 600 miliardi di euro di indebitamento complessivo, in crescita del 3,5% rispetto al 2021. Tra città e provincia il debito familiare medio supera i 26mila euro, dato superiore alla media nazionale
Inflazione, incremento del costo dei mutui e impennata delle bollette che hanno segnato negativamente gran parte dell’anno scorso. Sono questi in fattori che contribuiscono maggiormente all'indebitamento delle famiglie italiane che, nel 2022, è cresciuto di 3,5 punti percentuali su scala nazionale con una media di 22.710 euro per nucleo familiare su quasi 600 miliardi di euro di indebitamento complessivo. Sono questi i dati che emergono dallo studio della Cgia Mestre che evidenziano "situazione critica, ma ancora sotto controllo" pur paventando la possibilità di una crescita del "rischio usura". Nello scenario nazionale, la Toscana risulta la quarta tra le regioni maggiormente indebitate dopo Lombardia, Trentino Alto Adige e Lazio, mentre Livorno si colloca al sedicesimo posto della classifica con un "rosso" per famiglia di 26.349 euro, appena dietro Pisa (15esima), Firenze (settima) e Prato (sesta). In testa a tutti Milano (oltre 35mila euro di debito medio per nucleo familiare) davanti a Monza-Brianza, Bolzano, Roma e Como. Decisamente in controtendenza le provincia del sud, con Enna che chiude una classifica dove nelle ultime dieci posizioni si trovano province del mezzogiorno.
Indebitamento familiare, Livorno sedicesima nella classifica nazionale
"Con il progressivo rallentamento dell’economia e il conseguente crollo dei prestiti bancari alle imprese avenuto negli ultimi mesi - si legge nel report della Cgia Mestre - non è da escludere che sia in atto un 'avvicinamento' delle organizzazioni criminali verso le micro aziende a conduzione familiare: come gli artigiani, i negozianti e tante partite Iva. Da sempre il mondo dei lavoratori autonomi è quello più a rischio. In passato, a seguito di una spesa imprevista o di un mancato incasso, molti sono stati costretti a indebitarsi per poche migliaia di euro con soggetti che inizialmente si presentavano come dei benefattori, ma nel giro di qualche mese si trasformavano in quello che sono veramente: dei criminali".