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Cronaca Campo nell'Elba

Isola d'Elba, elicottero e droni per le ricerche della 48enne dispersa da oltre 24 ore: ritrovato il cane che era in sua compagnia

Marina Micalizio, figlia dell'ex superpoliziotto antimafia, si era allontanata ieri da Procchio insieme al suo fedele amico a 4 zampe che sarebbe poi stato ritrovato senza vita tra gli scogli. Le ricerche vanno avanti dalle 13 di ieri

Sono riprese nella mattinata di oggi, lunedì 15 agosto, le ricerche all'Isola d'Elba di una donna di 48 anni che, dopo essersi allontanata in località Procchio (Campo nell'Elba) insieme al suo cane, ritrovato poi morto tra gli scogli, risulta ormai dispersa dalle 13 di ieri. Stando a quanto riporta l'agenzia di stampa Adnkronos, si tratta di Marina Paola Micalizio, figlia di Pippo Micalizio, il'superpolizotto' che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta diresse le prime maxi operazioni contro la mafia e la 'Ndrangheta nel Nord Italia.

Secondo quanto appreso, a dare l'allarme sarebbe stato il marito della donna. Immediata l'attivazione della macchina organizzativa per coordinare le ricerche che hanno visto impiegati i volontari della protezione civile insieme ai vigili del fuoco, impegnati con l'elicottero del reparto di volo di Cecina (Drago 55), la squadra del distaccamento di Portoferraio, il nucleo sommozzatori e il personale specializzato in topografia applicata al soccorso. Nella mattinata di oggi, sarebbe stato ritrovato anche il cellulare di Micalizio. Allo stato attuale, dopo oltre 24 ore, proseguono le ricerche con squadre di terra dei vigili del fuoco e della protezione civile, unità cinofile e squadre a mare con personale della Capitaneria di Porto, mentre a sorvolare l'area interessata ci sono ancora l'elicottero Drago e personale dei vigili del fuoco con droni. 

Chi era Pippo Micalizio, il superpolizotto che combatté la mafia

Pippo Micalizio, deceduto nel 2005, si guadagnò nel tempo l'appellativo giornalistico di “superpoliziotto” per via delle prime grandi operazioni contro la mafia e la ‘ndrangheta al Nord, da lui dirette a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta. Promosso a Roma, venne nominato vice direttore della Direzione investigativa antimafia (Dia) e diventò numero uno dei Servizi centrali antidroga. Nel 2001, uomo di fiducia del Viminale, venne inviato a Genova come ispettore per gestire le indagini post G8 sull'irruzione di poliziotti e carabinieri nella scuola Diaz e i fatti controversi nella caserma di Bolzaneto. Nel 1994, venne insignito dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dell'onorificenza di commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica. La famiglia Micalizio ha una villa all'isola d'Elba dove la figlia Marina, scomparsa dalla giornata di ieri, solitamente trascorreva le vacanze estive.

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