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Cronaca La Padula / Via delle Macchie

Sequestro di droga alle Sughere, Uilpa: “Festa rovinata per chi era convinto che consumo e spaccio passassero inosservati”

L’operazione si è svolta nella mattinata di domenica 24 luglio. Il sindacato: "Ora l‘amministrazione penitenziaria attivi tutte le risorse per ripristinare l'ordine"

"La polizia penitenziaria ha dato una forte dimostrazione alla criminalità di non voler cedere il passo a ritorsioni, minacce e violenze". Un ingente quantitativo di droga è stato sequestrato nella mattinata di ieri, domenica 24 luglio, all'interno del carcere delle Sughere a Livorno. A darne notizia è il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria, che spiega come l'attività posta in essere abbia "segnato uno punto fermo nella lotta alle attività illegali che si consumano anche all'interno delle mura del carcere ed è stato frutto di un lavoro meticoloso e costante eseguito da alcune unità di polizia penitenziaria che da tempo monitoravano movimenti anomali all'interno dei reparti".

Un'operazione, hanno fatto sapere dal sindacato, concretizzata "nonostante sia decisamente ridotta la pianta organica e i detenuti psichiatrici continuino ad aggredire gli operatori, senza che vi sia una risposta decisa da parte dell'amministrazione penitenziaria". Motivo, quest'ultimo, per cui pochi giorni fa gli agenti hanno indetto lo stato di agitazione. Il sequestro di droga all'interno della casa circondariale livornese rappresenta quindi per Uilpa "una forte dimostrazione alla criminalità di non voler cedere il passo alle ritorsioni, alle minacce e alla violenze, rispondendo così alla sordità, all'assenza e all'indifferenza dell'amministrazione penitenziaria", evidenziando che "la dignità personale e l'onestà intellettuale ancora valorizzano il senso del dovere a cui viene chiamato un tutore della legge".

"Abbiamo rovinato la festa a chi era convinto che consumo e spaccio passassero inosservati"

La droga è stata trovata grazie anche al supporto del cane Brook della guardia di Finanza, e di alcune unità della polizia penitenziaria che - libere dal servizio - si sono unite volontariamente all'attività di ricerca. "Possiamo dire con molta soddisfazione – sottolinea il sindacato – che siamo riusciti a rovinare la festa a chi era convinto che il consumo, molto probabilmente anche lo spaccio, di sostanze stupefacenti potessero passare inosservati grazie al numero ridotto di agenti addetti alla vigilanza e al controllo. Rivolgiamo un meritato plauso al reparto di polizia penitenziaria della casa circondariale di Livorno perché ancora una volta ha dimostrato il suo attaccamento al dovere e un ringraziamento va indirizzato alla guardia di Finanza per aver prestato la sua preziosa collaborazione. L'invito, invece, che inviamo all’Amministrazione penitenziaria – conclude la UIL PA Polizia Penitenziaria - è quello di attivare, anche con urgenza, tutte le risorse strumentali e logistiche necessarie, per ripristinare l’ordine, la sicurezza e la legalità nell'istituto cittadino".

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