Maxi sequestro di droga al porto di Livorno, intercettati 200 kg di cocaina provenienti dal Sud America. Foto e video

Duecento chilogrammi di cocaina purissima proveniente dal Sudamerica sono stati intercettati e sequestrati al porto di Livorno dai funzionari del Reparto antifrode dell'Ufficio delle dogane e dalla guardia di finanza. I narcos avevano fatto arrivare la droga in Italia all'interno di due container frigo carichi di banane partiti un mese prima da uno scalo portuale ecuadoregno. Per cercare di occultare la sostanza stupefacente era stato utilizzato il metodo della spedizione a "grappolo", ossia "contaminare" più contenitori da caricare sulla stessa nave, in modo da aumentare le probabilità di successo, anche nel caso di scoperta, ritenendo che i controlli doganali si focalizzassero solo su un primo rinvenimento.

"Il complessivo sequestro operato segna un ulteriore tassello a favore della lotta al narcotraffico sul territorio nazionale - fanno sapere Finanza e Agenzia delle dogane - ed è il risultato di una quotidiana e metodica attività di controllo sul campo", svolta attentamente sul traffico merci in arrivo nel porto di Livorno".

La minuziosa ispezione di alcuni container ha consentito di rinvenire la sostanza stupefacente, divisa in 180 panetti imballati mediante nastro isolante ed avvolti da uno strato di piombo, escamotage spesso utilizzato dai narcos per meglio preservare la droga ed eludere i controlli tecnici. Questi espedienti tuttavia non sono bastati e grazie ai mezzi in uso all'Ufficio delle dogane, nonché ai successivi controlli manuali esperiti, è stato rinvenuto, abilmente occultato, l'ingente carico di droga. Lo stupefacente è stato distrutto nell'inceneritore di Arezzo e così strappato alle piazze di spaccio ove avrebbe fruttato, alla criminalità organizzata, oltre 60 milioni di euro.