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Cronaca Venezia

Addio a Enio Magagnini, la Venezia piange Calcuttino: "Un pezzo di storia del nostro rione, uno degli ultimi"

Ex portuale e militante Pci, aveva 94 anni, tra i primi a ricordarlo su Facebook l'amico Otello Chelli: "Attaccatissimo alla cantina, faceva parte di quella tribù che considero immortale"

Si è spento ieri, martedì 15 giugno, Enio Magagnini, ex portuale e militante Pci conosciuto da tutti come "Calcuttino", soprannome ereditato dal padre Desma. Figura storica della Venezia, innamorato del suo quartiere e della sua città, Magagnini aveva 94 anni e per diverse generazioni di veneziani è stato un punto di riferimento. "Per noi era come un padre, ci ha cresciuti e con lui se ne va un pezzo di storia della Venezia e della nostra città" ricorda in lacrime il nipote Fausto Mazzoni. I funerali di Magagnini si svolgeranno oggi, mercoledì 16 giugno, alle 10 alla cremazione del cimitero dei Lupi. 

Otello Chelli: "Uno degli ultimi veneziani di quel rione leggenda"

Tra i primi ad annunciarne la scomparsa e a ricordarlo, l'amico Otello Chelli che su Facebook scrive: "Uno degli ultimi veneziani di quel rione leggenda, dove pareva si vivesse in una fiaba, Enio Magagnini, detto il 'Calcuttino', se n'è andato oggi (ieri, ndr) all'età di 94 anni. Una figura mitica, come suo padre, facchino del porto, che si recava a bordo indossando un impermeabile elegante di stile inglese".

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(Enio Magagnini in una foto in bianco e nero)

"Il Calcuttino era portuale come tutti in famiglia ed era un gran lavoratore - continua Chelli -, pronto di lingua e dall'ironia tipica dei veneziani e dei livornesi. Una figura popolare. Il soprannome, i veneziani non hanno mai sbagliato nell'affibbiare nomignoli: lo avevano chiamato così per il suo aspetto da indiano". In molti lo ricordano vestito di bianco, alle feste dell'Unità; Chelli, quando Enio "andava sempre in giro con la cinepresa e forse non è un caso se sua figlia Sonia è diventata regista della Rai. Un veneziano doc, attaccato alla Cantina del rione - conclude -, non a caso suo nonno Virgilio Magagnini ne era stato uno dei fondatori. Ora di veneziani dell'epoca più bella, siamo rimasti pochi e mi piace pensare che il Calcuttino sia ora in quella Venezia ideale, da me considerata immortale, trovandosi insieme a coloro che si consideravano come una tribù".

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