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Cronaca

Evasione fiscale per 325mila euro: colf e badanti nel mirino della Finanza

Ennesima operazione delle fiamme gialle al contrasto del lavoro in nero. Sono sei le operazioni effettuate principalmente a Cecina

Colf e badanti nuovamente nel mirino della guardia di finanza di Cecina e Livorno per i loro compensi non dichiarati. Sommando tutte le operazioni effettuate, le fiamme gialle stimano che tra il 2013 e il 2017 sia stato eluso al fisco circa un milione di euro. Di seguito le principali operazioni eseguite nei primi giorni di giugno. 

Soldi spediti all'estero

57enne, moldava, residente a Cecina, ha nascosto al fisco 10mila euro. Aveva stipulato regolare contratto con il suo datore di lavoro ma non ha denunciato all'Agenzia delle entrate le retribuzioni percepite tra il 2015 e il 2016. Soldi spediti nel suo Paese di residenza, a beneficio dei familiari. 

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"Valentino" nei guai

Andava in posta a ritirargli la pensione, faceva la spesa al supermercato, lo aiutava nei servizi per la casa e lo accompagnava in ospedale per le cure. Una serie di attività di sostegno e assistenza necessarie per la serena vita quotidiana di un anziano che, per questo, gli ha corrisposto, dal 2013 al 2015, 55mila euro. Avrebbe dovuto dichiararli al fisco ma non lo ha fatto. Così la GdF, a Cecina, lo ha controllato per quantificare i redditi percepiti nei tre anni. “Valentino”, questo il nome con cui si faceva chiamare il 48enne moldavo, dovrà ora corrispondere all'Agenzia delle entrate di Livorno, le imposte, le sanzioni e gli interessi su 31mila euro, quantum che non doveva essere nascosto, al netto degli 8mila euro annui di esenzione Irpef.

Una 65enne ancora molto attiva

65 anni ma ancora molto attiva tanto che dal 2013 al 2017 riesce a ottenere dal suo assistito oltre 76mila euro. Su di lei, l'ennesima colf straniera che lavora in provincia di Livorno, sono intervenute le fiamme gialle di Cecina. Scomputati gli 8mila euro annui per i quali vi è l'esenzione dalla dichiarazione ai fini Irpef, sui rimanenti 36mila euro la badante ora dovrà corrispondere le relative imposte, con sanzioni e interessi.

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Evasore da quattro anni

Di origine ucraina, 60enne, si occupava soprattutto delle pulizie di casa. L'anziano uomo con cui viveva le corrispondeva mensilmente la quota pattuita con un regolare contratto di lavoro. Eppure lei, indaffarata tra i vari impegni domestici, è risultata una badante “fantasma” per le casse dello Stato. Ma non per la Guardia di Finanza di Cecina che, avviato un controllo nei suoi confronti, ha ricostruito l'intero volume d'affari conseguito dalla donna, permettendo il recupero a tassazione di 46mila euro non dichiarati.

Pizzicata anche Tatiana

Tatiana, 60enne moldava ha percepito 63mila euro in 4 anni. Retribuzione guadagnata per assistere un uomo rimasto vedovo. Lo accompagnava spesso a fare lunghe passeggiate all'aperto, cucinava ogni giorno e gli pagava le bollette delle utenze domestiche. Non pagava però le imposte sulle retribuzioni percepite. Ancora la GdF di Cecina, a seguito di mirati accertamenti ha scoperto l'ammontare dei compensi ricevuti dalla colf straniera, permettendo di recuperare a tassazione 32 mila euro.

Cinque anni senza dichiarare nulla

Ha intascato 75mila euro in un quinquennio come collaboratrice domestica in casa di una signora finita sulla sedia a rotelle. Esemplare nello svolgere ogni forma di assistenza in favore dell'anziana donna. Meno diligente nel rispettare le leggi ai fini dichiarativi visto che, dal 2013 al 2017, ha “dimenticato” di denunciare quanto percepito. Gli investigatori cecinesi, grazie anche alle banche dati in uso al Corpo, sono riusciti a far tassare la somma dovuta – oltre35 mila euro – all'ennesima colf originaria dell'Est europeo.

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