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Cronaca

Evasione fiscale, denunciati due livornesi: non pagavano le tasse da 5 anni

Imponente operazione della guardia di finanza: nel mirino privati ed aziende. Oltre 1 milione di euro il sommerso nascosto al fisco tra lavoro in nero, assegni sociali illegittimi e ricevute non emesse

Non pagavano le tasse da 5 anni, nascondendo al fisco redditi per oltre 230mila euro. In pratica, uno stipendio da 2600 euro, il primo, e da 1300, il secondo, che due livornesi di 45 e 51 anni si mettevano in tasca pulito pulito. La frode fiscale, però, è stata scoperta dalla guardia di finanza di Livorno, impegnata con i reparti del comando provinciale (compresi Piombino, Portoferraio, Cecina, fino al Nucleo di polizia economica e finanziaria di Livorno) in un'imponente operazione che ha portato a individuare un sommerso di oltre 1 milione di euro. Nel mirino delle Fiamme gialle sono finiti privati cittadini del territorio, stranieri, aziende e un'autoscuola che, per il rinnovo delle patenti, emetteva una ricevuta ogni duecento, occultando così redditi per 160mila euro con un'Iva evasa per 35mila euro.

Le operazioni delle Fiamme gialle: denunce in tutta la provincia di Livorno

Cinque anni senza pagare le tasse. È andato avanti per un bel po' il tentativo di frode al fisco per un 45enne livornese rappresentante di commercio che ha nascosto all'erario introiti per 156mila euro, in pratica uno stipendio di 2600 euro al mese, prima che la guardia di finanza ne scoprisse l'attività illecita. Per lui, come per un altro 51enne di Livorno, intermediario nel commercio di carni fresche e congelate (82mila euro il sommerso), è scattata la denuncia.

Nei guai anche tre stranieri: un senegalese di 67 anni che, pur non avendone il diritto, percepiva assegni sociali da 465 euro (10mila euro sottratti al fisco, avviata la procedura di recupero e la sospensione delle erogazioni Inps); un polacco di 33 anni, colpevole di aver richiesto e ottenuto illecitamente un'indennità di disoccupazione per 8mila euro e un thailandese 29enne, procacciatore d'affari che non aveva dichiarato redditi per 230mila euro più 35mila di Iva. 

Tra evasione fiscale e contributiva sono finiti nei guai anche il gestore di un'officina meccanica, livornese 56enne che faceva lavorare in nero un dipendente, e una ristoratrice di 63 anni con 4 aiuti cuochi non regolarizzati (sanzionata con 6 mila euro di multa), mentre tra Rosignano Marittimo, Castagneto Carducci e Isola d'Elba le fiamme gialle hanno recuperato 380 mila euro di redditi non dichiarati per colf e badanti.

Nell'operazione, infine, sono state coinvolte altre tre attività: sanzionati gli esercizi commerciali di un cinese residente a Campiglia marittima e un 60enne residente a San Vincenzo ai quali sono stati sequestrati oltre 20mila articoli non conformi alle regole perché privi dei requisiti minimi di etichettatura. Un'autoscuola, infine, è stata sanzionata per il sommerso derivante dalla mancata emissione di ricevute per il rinnovo delle patenti: 8mila in cinque anni, di cui soltanto 200 quelle effettivamente dichiarate.

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