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Cronaca

L'ex Teatro Lazzeri acquistato all'asta dal Conservatorio Mascagni: "Nuova vita ad uno dei simboli della città, ospiterà l'Auditorium"

La struttura è stata aggiudicata all'asta per una cifra di 607.567 euro. Il presidente Emanuele Rossi: "Felici ed orgogliosi, un investimento che darà benefici all'intera collettività"

Nuova vita per l'ex cinema teatro Lazzeri. La struttura, incastonata tra via Cosimo del Fante e via Buontalenti, è stata infatti acquistata all'asta alla cifra di 607.567 euro (offerta minima, ndr) dal Conservatorio Mascagni, che qui vi allestirà un auditorium e sale prove. Un investimento che, dopo i vari tentativi risultati poi fallimentari che si sono succeduti negli anni (l'ultimo quello che, nel 2020, aveva portato all'inaugurazione della libreria Ubik e di un caffè letterario), permetterà di restituire alla cittadinanza uno degli edifici storici della città a cent'anni esatti dalla sua inaugurazione.

Emanuele Rossi: "Un investimento che darà benefici all'intera collettività"

"È un'operazione che ci rende felici e orgogliosi - ha affermato il presidente del Conservatorio Pietro Mascagni Emanuele Rossi -, ci fa estremamente piacere che il teatro Lazzeri possa tornare alle origini come luogo destinato all'arte e alla musica in particolare. Già negli anni scorsi era emersa la necessità di dotare il conservatorio di un nuovo auditorium e, nel giro di poco tempo, siamo riusciti a individuare una possibile soluzione a questa esigenza. Dallo scorso aprile abbiamo cominciato questa corsa, raccogliendo tutta la documentazione in tempi utili. La nostra offerta, l'unica presentata, è risultata poi vincente: un traguardo non scontato, dato che per un ente pubblico acquisire una struttura all'asta non è certamente semplice. Il parere di congruità della commissione dell'agenzia del demanio, inoltre è arrivato poche ore prima della scadenza della presentazione dell'offerta".

"Questa operazione - ha aggiunto - è stata resa possibile utilizzando i fondi che derivano dal bilancio del conservatorio, che, nel corso degli ultimi anni, ha fatto una politica interna attenta riuscendo ad accumulare un tesoretto anche grazie al supporto del Comune e della Provincia, oltre a quello, per un certo periodo in passato, della Regione. Riteniamo che questo investimento dia benefici non soltanto agli studenti ed ai docenti del conservatorio, a cui è ovviamente in primis rivolto, ma anche alla collettività, restituendo alla città un luogo storico ed architettonicamente rilevante".

Un momento della conferenza stampa di presentazione del progetto

"Per realizzare l'obiettivo - ha continuato Rossi - sono stati decisivi l'impegno e la professionalità di alcune persone che in quest'occasione intendiamo pubblicamente ringraziare: il primo luogo il direttore amministrativo del Conservatorio, dott. Marco Menicagli; la commissione per la verifica di congruità delle valutazioni tecnico-economiche-estimative (Roma Capitale - Veneto) dell'Agenzia del Demamio ed in particolare il geometra Roberto Pillepich; il geometra Paolo Romano, che ha seguito la pratica di valutazione dell'immobile. Un particolare ringraziamento anche alla Scuola superiore Sant'Anna e specialmente alla rettrice Sabina Nuti, che, nell'ambito della convenzione sottoscritta recentemente dalle due istituzioni, ha contribuito alla felice conclusione dell'operazione".

Federico Rovini: "Adesso il via alla fase di ripristino della struttura"

"Avevamo bisogno di trovare gli spazi per un nuovo auditorium dato che quello attuale non è molto capiente e non è adatto a tutta l'attività dell'orchestra - ha affermato il direttore del Conservatorio Federico Rovini - Il teatro Lazzeri ci darà la possibilità di averne uno capace di ospitare fino a circa 250 spettatori e che sarà destinato ad attività formative e concertistiche a vantaggio della collettività. Dovremo ristrutturare la parte del palcoscenico e stiamo pensando di utilizzare il seminterrato come golfo mistico (buca d'orchestra, ndr) per fare piccole opere da camera. Ciò ci consentirebbe di assolvere ad una doppia funzione: recuperare posti per la platea per quanto concerne la concertistica e la sinfonica ed avere spazi appositi per l'opera. Questo, per noi, è importantissimo sia a livello didattico che di promozione di attività di produzione. Lo spazio - ha sottolineato - sarà a disposizione di tutte le realtà che collaborano e che vorranno collaborare con il Mascagni. Adesso inizierà la fase due, quella che prevede il ripristino della struttura: seguiremo tutte le procedure necessarie e contiamo di fare il più rapidamente possibile".

Salvetti: "Recuperato luogo dal profondo significato culturale"

"L'amministrazione, nel corso di questi anni, si è impegnata e si sta impegnando nel recupero, nella riappropriazione e nella restituzione di spazi storici e significativi della città - ha commentato il sindaco Luca Salvetti -. In questo percorso abbiamo sperato ci fossero altri soggetti privati e di istituzioni pubbliche che condividessero quest'idea e l'Istituto Mascagni, con questo intervento, ha dimostrato di essere a fianco dell'amministrazione nell'operazione di rivalorizzazione della nostra città scegliendo, tra l'altro, un luogo a cui i livornesi sono estremamente legati e a che ha un profondo significato culturale. In molti, tra i privati, avevano già in passato provato a farlo ripartire, ma evidentemente l'impegno ero troppo grande: in questo caso abbiamo la possibilità di tratteggiare un percorso che darà certamente risultati importanti. Tutto ciò - ha concluso - permetterà inoltre di rianimare e ravvivare una parte di un quartiere con diverse problematiche e che ha bisogno di luci che si riaccendono".

Nella foto di apertura l'ex Teatro Lazzeri (foto Etienne Li per Wikipedia - licenza CC BY-SA 3.0)

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