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Cronaca

Fase 2, bar e ristoranti: Salvetti dice sì alla vendita di bevande da asporto. L'ordinanza valida dal 29 aprile

Oltre al cibi cotti o preparati, sarà possibile ordinare e portare a casa cappuccini e caffè. Resta vietato il consumo sul posto

L'ordinanza 41 della regione Toscana ha permesso di aggiungere alla consegna a domicilio di cibi cotti o preparati, come stabilito dal Dpcm del 10 aprile, anche l'asporto, su appuntamento, con l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e il divieto di consumare i prodotti all'interno dei locali. A questa decisione, si aggiunge quella del sindaco di Livorno del 28 aprile che consente a bar, ristoranti e alle attività dei servizi di ristorazione di vendere bevande da asporto, caffè e cappuccini compresi.

"Ho ritenuto che il divieto di vendita di bevande, che di solito accompagnano la consumazione di alimenti durante il pasto - afferma il sindaco Salvetti - poteva costringere il consumatore a procurarsi quanto fa parte delle proprie abitudini alimentari in altri esercizi, in contrasto col principio di limitare quanto più possibile gli spostamenti. Conto ancora una volta sul buon senso degli esercenti e dei cittadini, affinchè l'asporto avvenga nel rispetto assoluto delle regole, tenendo in considerazione le distanze di sicurezza e indossando le mascherine obbligatorie nella nostra Regione". La polizia municipale e tutte le forze d'ordine sono incaricate della sorveglianza e applicazione del provvedimento comunale.

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