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Cronaca

Febbre del Nilo, dimesso il paziente ricoverato a Livorno. L'Asl: "Nessun rischio di contagio"

Il primario di Malattie infettive Spartaco Sani: "Diagnosi formulata in maniera tempestiva. L'uomo ha lasciato il reparto in buone condizioni"

È stato dimesso nella mattina di oggi, giovedì 1 settembre, il turista tedesco che circa 15 giorni fa era stato ricoverato all'ospedale di Livorno per una forma severa di meningo-encefalite dovuta al virus della febbre del Nilo (West Nile). "L'uomo, di circa 70 anni – sottolinea il direttore delle Malattie infettive di Livorno, Spartaco Sani – si era rivolto al pronto soccorso del Versilia guidato dal direttore Giuseppe Pepe che con grande tempestività era riuscito a fare una diagnosi accurata permettendo al paziente di essere preso immediatamente in carico e trasferito nel nostro reparto per gli accertamenti necessari. Le condizioni, seppur impegnative, sono state stabilizzate da subito e gestite con accuratezza, per quanto di rispettiva competenza, dai professionisti in servizio nell'ospedale livornese. Proprio grazie ad una diagnosi tempestiva e ad una gestione corretta che il turista tedesco ha potuto lasciare oggi, senza gravi conseguenze, il nostro reparto".

"L'uomo - ricorda la Asl -, lo ricordiamo, non è e non è mai stato contagioso in quanto la West Nile non si trasmette da persona e persona. Non è stato quindi necessario attivare misure di profilassi nei confronti delle persone che abbiano avuto contatti con il turista. Il principale mezzo di trasmissione del virus all'uomo è costituito da zanzare infettate generalmente da uccelli migratori che costituiscono il 'serbatoio' principale della malattia". 

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