Fi-Pi-Li, tra ingorghi a raffica e costi imprevedibili: "Una strada porcheria che è inutile cercare di rattoppare. Meglio un percorso nuovo"
Lo sfogo di un imprenditore livornese che spiega come sarebbe auspicabile una soluzione innovativa in grado di porre fine ai disagi che quotidianamente incontrano automobilisti e autotrasportatori
"Ingorghi demenziali che causano ritardi e costi imprevedibili". Si racchiude in questi termini l'esasperazione di tante persone che quotidianamente sono costrette per lavoro o per altri motivi a percorrere la Fi-Pi-Li, arteria principale della nostra regione ma allo stesso tempo una vera e propria odissea. Un 'terno al lotto' percorrerla dalla partenza alla destinazione senza incappare in code, incidenti, cantieri o qualsiasi altro imprevisto che, di fatto, ne compromette la regolare percorrenza. Ogni giorno, anche tramite i social, se ne leggono di tutti i colori. E la rabbia degli automobilisti e dei trasportatori in generale non può che aumentare. Senza contare la polemica esplosa in questi mesi e portata di nuovo alla ribalta anche nelle ultime ore legata al pedaggio che dal 2024 potrebbero essere costretti a pagare i conducenti dei veicoli pesanti.
Lo sfogo di un imprenditore: "Fi-Pi-Li, tra ingorghi demenziali e costi imprevedibili"
Una riflessione, come detto, sulle condizioni della strada e sulle difficoltà di percorrenza è stata fatta da un imprenditore livornese, Salvatore Favati, che spiega: "Sono un imprenditore livornese, obbligato dalla mia attività di fornitore navale a percorrere la penisola in ogni direzione per rifornire le navi - spiega -, ed in particolare i miei mezzi devono transitare per Firenze per raggiungere Venezia, Trieste, Ravenna, Ancona ed altri porti intermedi. Da anni - ha aggiunto - ho chiesto al mio personale di guida di non percorrere la Fi-Pi-Li ma di utilizzare l'autostrada, senza dubbio costosa ma normalmente priva di quegli ingorghi demenziali che causano ritardi e costi imprevedibili. A volte sono causa di incidenti, come noto, su quella che è una tra le quattro corsie meno percorribile d'Italia. Definisco da sempre la Fi-Pi-Li una strada porcheria, oggi sostengo che sia inutile cercare di rattopparla con uno o più progetti di lavori (quanti anni di code a quel punto dovremo subire ancora?) per essere poi messa a regime con un pagamento autostradale: non servirebbe a nulla, c'è già l'autostrada e dall'altra parte il vecchio Arnaccio non è poi tanto peggio della Fi-Pi-Li. Forse rende meno ai vigili provinciali con gli autovelox, ma si può sempre migliorare".
"Non mi chiedo più come sia stato possibile costruire quella cosa, e negli anni rappezzarla un poco alla volta (molto poco alla volta ) fino ad arrivare alla sostanziale inutilità di oggi. Credo - ha concluso - (ma non sono un tecnico, forse sbaglio ) che sarebbe molto più intelligente e pratico mettersi in mano ad una squadra di progettisti per chiuderla definitivamente e progettare un percorso nuovo, su 6-8 corsie, che diventi il raccordo est-ovest sicuro, affidabile e definitivo della Toscana. Il resto, a mio modo di vedere (e di pagare) è destinato a rimanere l'ennesimo proclama preelettorale di rabbercio di quella ignobile strada, inutile, costoso, dannoso per l'economia della regione. Se qualcuno volesse indicarmi in cosa sto sbagliando gliene sarei grato".