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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Futuro di Asa, Usb in presidio davanti al Comune: "Servono certezze, il servizio pubblico va difeso"

Il sindacato ha indetto l'iniziativa per il giorno 16 marzo, dopo che i vertici aziendali verranno ascoltati in seconda commissione

"Abbiamo a cuore il servizio pubblico e il futuro di Asa. Tutta la cittadinanza, lavoratori compresi, ha diritto a risposte chiare". Il sindacato Usb ha indetto un presidio sotto il Comune di Livorno per giovedì 16 marzo (ore 9.30), ovvero il giorno in cui la Seconda commissione consiliare ascolterà i vertici aziendali. Una manifestazione, quella convocata dal sindacato, che arriva in seguito a quanto evidenziato in queste settimane da parte dei rappresentanti della stessa Usb, ovvero il percorso intrapreso "per ottenere chiarezza e trasparenza - spiegano - nella gestione della società partecipata che vede alcuni Comuni della provincia in quota maggioritaria, mentre il socio privato che ha in mano l'effettiva gestione risulta essere una società del gruppo Iren".

"Contestazioni disciplinari e sospensioni", così Usb accusa Asa: "Invece che tutelare il servizio intimidisce i lavoratori"

"Ed è proprio partendo dalle scelte che questo colosso del settore ha portato avanti in altri territori - prosegue il sindacato -  che sorgono alcune preoccupazioni da parte dei lavoratori e della cittadinanza. La scorsa estate abbiamo assistito ad un primo taglio del personale nei settori operativi tra cui quelli legati agli interventi in reperibilità per le emergenze. Il blocco del turn over in altri settori con personale mai rimpiazzato hanno spinto a credere che, come in altri territori - hanno aggiunto -, si voglia andare verso esternalizzazioni di alcuni servizi consegnandoli a ditte in appalto e producendo in questo moto, come ormai è sotto gli occhi di tutti, un peggioramento del servizio e delle condizioni di lavoro". 

Il sindacato Usb: "Forse avevano ragione cittadini e sindacati quando si opposero alla privatizzazione del servizio pubblico"

Nel corso delle ultime settimane il sindacato Usb è intervenuto più volte sulle questioni relativa alla società di distribuzione acqua e gas del territorio. "Più recentemente - hanno sottolineato - è esplosa la questione dei bilanci e della tenuta economica della società a partire da diversi milioni di euro di crediti considerati inesigibili e lo slittamento di alcuni importanti finanziamenti del Pnrr. A ciò - spiegano - si aggiunge la decisione, in contrasto con la Rsu aziendale, di elargire premi ad personam ad alcuni figure di vertice per centinaia di migliaia di euro. Se questa è la gestione del privato ci chiediamo allora se non avessero ragione sindacati e cittadini quando si opposero strenuamente alla privatizzazione del servizio pubblico. In questo contesto - conclude il sindacato - continuare a tenere banco la proposta di alcune amministrazioni targate Pd, di far confluire tutte le aziende all’interno di una 'grande' multiutilty con capitale privato a livello regionale. Ipotesi che in molti territori ha già visto la creazione di comitati per la difesa del servizio pubblico".

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