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Cronaca

Ghiomelli Garden, la rinascita a un anno dal dramma: "Pronti a ripartire. È stata dura, ma umanamente sorprendente"

Il 29 agosto 2020 l'incendio che devastò il punto vendita di via Firenze. Poi la morte del capostipite Ennio, l'antivigilia di Natale. Adesso Riccardo e Paola sono pronti a riaprire definitivamente a Le Torri: “Lo faremo a inizio autunno con tutti i nostri storici collaboratori"

Il primo colpo, inaspettato, la pandemia. Il secondo, devastante, quel maledetto incendio che, in poche ore, distrusse oltre 45 anni di attività. Il terzo, il più doloroso e altrettanto improvviso, la morte del padre Ennio in un tragico incidente stradale. Tre mazzate, a distanza di pochi mesi, che avrebbero messo in ginocchio chiunque. Non Paola e Riccardo Ghiomelli, eredi di una tradizione che a Livorno è sinonimo di garanzia quando si parla di piante e addobbi, pronti, a distanza di un anno dal drammatico rogo del Garden di via Firenze, a riaprire definitivamente il negozio di famiglia.

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Lo faranno al centro commerciale Le Torri, verosimilmente a inizio autunno, dove a Natale scorso, grazie anche all'aiuto di una città intera e non solo, allestirono temporaneamente quel villaggio natalizio che dal 1996 accoglie clienti affezionati, visitatori occasionali e appassionati curiosi provenienti da tutta Italia. E lo faranno con l'entusiasmo e la passione di sempre, paradossalmente ritrovati e rinsaldati proprio da una serie di eventi avversi che, come racconta Riccardo a LivornoToday, sono serviti a riscoprire una vocazione innata quanto forgiata dall'esempio familiare.  

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Riccardo Ghiomelli

Riccardo, le va di ripercorrere quest'anno trascorso?
"È inutile negarlo, è stato un anno durissimo. Dopo la pandemia siamo stati travolti da una tragedia professionale. Per fortuna nell'incendio nessuno si è fatto male, ma noi, così come i nostri collaboratori, ci siamo trovati letteralmente in ginocchio. Siamo rimasti senza lavoro, quasi 50 anni di attività andati in fumo. Peggio che perdere la casa". 

Come avete affrontato la situazione?
"Il dramma più grosso è stato vedere i miei genitori assistere alla distruzione di una cosa creata con le loro mani con sacrificio e assoluta dedizione. Vivevano per quel posto, per loro è stata una tragedia assoluta".

E lei come ha vissuto quel momento?
"Sono successe tante cose. Per la prima volta, paradossalmente proprio grazie a un evento catastrofico, ho avuto davvero l'occasione di guardarmi intorno a 360 gradi, capire cosa realmente volessi fare, decidere se cambiare vita oppure no. Sono laureato in Economia e Commercio, volendo avrei potuto scegliere di intraprendere una nuova avventura. E invece ho riscoperto l'amore e la passione che nutro per questo lavoro, sono nato per questo. Non per niente lo facciamo da quattro generazioni".

Quanto è stato determinante l'affetto dimostrato da una città intera?
"Molto, davvero. E non solo Livorno ci è stata vicina. È stata una spinta incredibile e umanamente sorprendente, non finirò mai di ringraziare ogni singola persona. I nostri collaboratori, poi, sono sempre rimasti al nostro fianco e mi fa piacere che siano ancora con noi. È soprattutto grazie a loro se siamo riusciti ad aprire anche solo temporaneamente lo scorso Natale e se oggi siamo in grado di avere una prospettiva di riapertura definitiva".

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(Immagini riapertura temporanea autunno 2020)

A proposito di riapertura, cosa può dirci?
"Che stiamo lavorando duramente per farci trovare pronti a inizio autunno. Ci trasferiremo al primo piano del centro commerciale Le Torri, a nostro padre sarebbe piaciuto. Era entusiasta di questa nuova collocazione, io e mia sorella Paola siamo felici di ricostruire qui un negozio che non è solo un punto vendita, ma un vero e proprio luogo di aggregazione dove si respira il piacere di stare insieme, condividendo un'esperienza indipendentemente da un acquisto".

Diceva di suo padre. Quanto manca a lei, a sua sorella Paola e a mamma Luana?
"Non solo a noi. Io gli devo tutto, è stato il mio maestro. Ho imparato tutto da lui. Ma la sua presenza è ancora viva, anche nei nostri collaboratori. Lo spirito del negozio che crearono ormai 47 anni fa i miei genitori continuerà a vivere anche nel nuovo Garden".

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