rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, Draghi firma il Dpcm: le regole dal 15 ottobre

Dai controlli alle sanzioni, ecco cosa cambia con il nuovo decreto per i dipendenti pubblici e privati

A partire da venerdì 15 ottobre, negli uffici e pubbliche aziende scatta l'obbligo del Green Pass. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato nel pomeriggio di oggi, martedì 12 ottobre, il nuovo Dpcm contenente tutte le linee guida relative all'obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde. Chi non la avrà non potrà lavorare e la sua sarà considerata un'assenza ingiustificata. Il controllo spetterà al datore di lavoro e la sanzione in cui può incorrere il dipendente va da un minimo di 600 a un massimo di 1.500 euro. 

Green pass obbligatorio sul luogo di lavoro, il testo del Dpcm

Green pass sul luogo di lavoro, firmato il Dpcm: tutte le regole

Chi deve esibire il Green pass

Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all'obbligo i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all'interno degli uffici posta d'ufficio o privata. Sono esclusi solamente gli utenti

Chi è vaccinato ma non ha il Green pass cosa deve fare?

Chi è in attesa di rilascio del Green pass può utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. 

Sanzioni dal punto di vista economico

Al lavoratore non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento avente carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario comunque denominato, previsto per la giornata di lavoro non prestata. I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio. Chi entra nel luogo di lavoro senza ammettere di non avere il certificato rischia la sanzione amministrativa da 600 a 1.500 euro. 

Chi non ha il Geen pass sarà licenziato?

In nessun caso l'assenza della certificazione verde comporta il licenziamento.

Come avviene il controllo del Green Pass

Il controllo potrà avvenire all'accesso, evitando ritardi e code durante le procedure di ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale. Per le verifiche, sarà possibile usare l'applicazione gratuita Verifica C-19. Inoltre, saranno fornite alle amministrazioni applicazioni e piattaforme volte a facilitare il controllo automatizzato, sul modello di quanto avvenuto per scuole e università. 

Ogni quanto avvengono le verifiche

Il Dpcm, a tal riguardo, speficia che "per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, come ad esempio quelle derivanti da attività lavorative svolte in base a turnazioni, o connesse all'erogazione di servizi essenziali, i soggetti preposti alla verifica possono richiedere ai soggetti obbligati di rendere le comunicazioni con l'anticipo strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore, ciò anche in relazione agli obblighi di lealtà e di collaborazione derivanti dal rapporto di lavoro"

L'utilizzo del QR-code

Il Qr-code può essere utilizzato dal datore di lavoro solo ed esclusivamente per verificare che il dipendente sia in regola con il passaporto vaccinale. Nel Dpcm infatti si specifica che "rimane fermo in ogni caso il divieto di memorizzare o utilizzare per finalità ulteriori le informazioni rilevate dalla lettura dei QR-code e le informazioni fornite in esito ai controlli".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, Draghi firma il Dpcm: le regole dal 15 ottobre

LivornoToday è in caricamento