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Cronaca

Incendio alla Raffineria Eni, Usb attacca: "Strage evitata per miracolo, investire subito su manutenzione e sicurezza"

La sigle sindacali sull'incidente di ieri, martedì 30 novembre, allo stabilimento di Stagno: "Occorre stabilire subito le cause di quanto accaduto". Cgil, Cisl, Uil: "Fare chiarezza. Un grazie alla grande professionalità dei lavoratori e delle squadre di emergenza"

"Una strage evitata per miracolo". Non usa troppi giri di parole l'Unione sindacale di base , presente nelle ditte esterne con rappresentanti e delegati, per descrivere  l'esplosione che si è verificata all'interno della raffineria Eni di Livorno nel pomeriggio di ieri, martedì 30 dicembre. Delle sigle sindacali che intervengono sulla vicenda Eni, tutte concordi nel sottolineare la professionalità, oltre che dei vigili del fuoco degli operai e delle squadre di emergenze interne che "hanno reagito con prontezza mettendo in sicurezza gli impianti vicini", quella di Usb è la presa di posizione più dura. "Un episodio grave - la reazione di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil in un comunicato congiunto nel quale si sottollinea la necessità di "far luce sulla vicenda", aggiungendo che per lo stabilimento si Stagno, in tema di sicurezza, "servono ulteriori investimenti".

Esplosione e incendio alla raffineria Eni di Stagno, l'intervento dei vigili del fuoco. VIDEO

Incendio alla raffineria Eni, Usb: "Drastico taglio a manutenzioni e sicurezza"

"Per fortuna - attaccano dal sindacato di base - gli impianti adiacenti erano al momento fermi e in questo modo si è evitato il propagarsi di incendi e ulteriori esplosioni. Restiamo in attesa di conoscere l'esito delle indagini in merito alle cause ma alcune cose le vorremmo chiarire subito. "Da oltre un anno - prosegue Usb - la nostra organizzazione sindacale denuncia il taglio drastico da parte di Eni sulle manutenzioni programmate e sulla sicurezza. Prima ancora di parlare di riconversioni e progetti più o meno fraraonici, questi aspetti vanno affrontati ora e senza rinvii. Anche il tema delle esternalizzazioni è strattamente collegato ai temi sopra esposti. Negli ultimi vent'anni i lavoratori direttamente assunti da Eni si sono ridotti all'osso. Decine e decine di ditte esterne lavorano con appalti, a volte precari, all'interno dello stabilimento. Addirittura anche i responsabili dei vari settori non sono più dipendenti Eni. Come si può pretendere che un sistema funzioni bene se le premesse sono queste?". 

Stagno, incendio ed esplosione nella raffineria

Cgil, Cisl, Uil: "Occorre un approfondimento su quanto accaduto"

Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil pongono prima di tutto l'accento sul fatto che l'incidente non abbia causato feriti: "L'evento non ha fortunatamente avuto alcuna conseguenza per le persone impegnate nelle attività di conduzione e manutenzione degli impianti. Quanto accaduto però resta un evento molto grave: saranno pertanto necessari approfondimenti ed accurate indagini per capire le ragioni delle esplosioni. Saranno inoltre necessari importanti investimenti in quegli impianti anche alla luce delle recenti intenzioni di puntare su quel tipo di business per i prossimi anni". 

"Importante sottolineare - concludono i sindacati - la grande professionalità dei lavoratori del sito e delle squadre di emergenze interne che grazie a ore di formazione in aula e di prove sul campo hanno prontamente reagito all'evento circoscrivendo e mettendo in sicurezza gli impianti vicini. Si tratta di una garanzia per coloro che tutti i giorni entrano in raffineria e per coloro che vivono nelle aree limitrofe". 

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