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Cronaca Campo nell'Elba

Incendio all'isola d'Elba, Legambiente: "Bilancio terribile, si prendano i criminali del fuoco"

L'associazione intende costituirsi parte civile in un eventuale processo e chiede alle istituzioni di fare altrettanto: "Sono state messe a rischio vite umane". Il fuoco ha distrutto oltre 40 ettari di vegetazione

"Un bilancio terribile per ambiente, animali e bellezza. Ma questa volta sono state messe a rischio anche vite umane". Così Legambiente Arcipelago Toscano interviene a seguito del terribile incendio che tra sabato e domenica ha messo in ginocchio parte del territorio comunale di Campo nell'Elba. Fiamme che - stando a quanto comunicato da vigili del fuoco e amministrazione comunale - hanno devastato più di 40 ettari di vegetazione a macchia mediterranea, costringendo alcune persone a lasciare temporaneamente le loro case. In tutto questo flora e fauna devastate, cartellonistica del bike park distrutta e sentieri devastati.

Legambiente: "Si indaghi sui probabili colpevoli. Pene esemplari per chi odia la propria terra e non ha scrupolo a uccidere animali e piante"

"Le conseguenze sul territorio le vedremo - proseguono -, visto che le fiamme hanno aggredito un’area già idrogeologicamente instabile e già percorsa dai grandi incendi degli anni '90, ai tempi delle proteste contro l’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. L’incendio ha anche nuovamente interessato un'area archeologica di grande importanza e probabilmente distrutto segnaletica e cartellonistica descrittiva di risorse storiche inestimabili. Soci di Legambiente negli anni e nei mesi passati avevano più volte segnalato tentativi di appiccare incendi proprio nell’area dalla quale è partito l’incendio quello del 16 ottobre. Chiediamo - hanno aggiunto - che si indaghi sui probabili colpevoli e che i criminali del fuoco vengano assicurati alla giustizia e che vengano loro comminate pene esemplari, come merita chi odia la propria Terra e che non ha scrupolo a uccidere animali e piante e a mettere in pericolo vite umane".

La richiesta: "Venga fermata la caccia nelle aree circondate dall'incendio" 

L'associazione, inoltre, chiede al Comune di Campo nell'Elba e agli altri comuni, in collaborazione con i carabinieri forestali, di attivare il catasto degli incendi. "Il terreno è ancora caldo - hanno proseguito -, ma nelle zone limitrofe non toccate dall’incendio, dove si sono probabilmente rifugiati molti animali esausti e terrorizzati, è subito ripresa la caccia, aggiungendo strage a strage. Chiediamo a tutte le istituzioni interessate, a cominciare dalla Regione Toscana, di sospendere l’attività venatoria nelle aree circondate dall’incendio e alle forze dell’ordine di vigilare perché non si cacci nelle zone percorse dal fuoco, così come prevede la legge".

"Non appena sarà possibile - prosegue poi Legambiente - bisognerà anche capire quali danni ha subito il Santuario delle farfalle dedicato alla Zerynthia cassandra elbana, una delle farfalle più rare del mondo che ha il suo ridottissimo areale immediatamente a monte dell’area nella quale è stato appiccato l’incendio. Questi farabutti - spiegano - potrebbero aver distrutto parte di una popolazione che è un raro gioiello della natura e che è stata chiamata Farfalla di San Piero proprio in onore del paese elbano nelle immediate vicinanze. Quello che è successo è imperdonabile, questi criminali vanno stanati e puniti esemplarmente. Legambiente Arcipelago Toscano - conclude la nota diffusa - si costituirà parte civile in un eventuale processo contro questi criminali e invita tutte le istituzioni a fare altrettanto. Non è più il momento di voltare la faccia dall’altra parte".  

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