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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti-Zero, attacco al Comune: "Rispetti il protocollo e chiuda l'inceneritore, altrimenti è fuori"

Il presidente del coordinamento di associazioni: "Un mese di tempo per dimostrare la volontà di chiudere l'impianto entro il 2023"

Un mese di tempo per dimostrare di volersi mettere in linea con i parametri indicati dal protocollo rifiuti-zero e sottoscritti, insieme a quello di Livorno, da 330 Comuni. A partire dallo spegnimento dell'inceneritore, senza ulteriori rinvii, che tra l'altro, oltre alla questione di salute ambientale, rappresenta "una perdita per l'azienda". È questo il tempo concesso dal presidente di Zero Waste Italy, Rossano Ercolini, al sindaco di Livorno Luca Salvetti nell'incontro andato in scena a palazzo civico sabato 4 febbraio. Un mese di tempo altrimenti, dicono, "la città verrà esclusa dalla comunità Rifiuti-zero".

"Un mese di tempo, come richiesto dal sindaco, per dimostrare inequivocabilmente la volontà di perseguire una exit strategy dalle politiche di incenerimento dei rifiuti - spiega Ercolini -, senza ulteriori rinvii oltre il 2023, altrimenti la città verrà esclusa dalla comunità Rifiuti-zero. Stando ai documenti ufficiali di Aamps, l'inceneritore rappresenta una perdita per l'azienda, quindi non c'è nessun pericolo per gli equilibri di bilancio e tariffari, che anzi otterrebbero un beneficio dalla chiusura dell'impianto".

A dimostrarlo, sostiene il presidente di Zero Waste, ci sarebbe il fatto che le aziende prive di inceneritori, che puntano sul riciclo e che si rivolgono al mercato per il residuo smaltimento hanno bilanci in salute e tariffe più basse.

Nell'incontro è stato ribadito il concetto di escludere qualsiasi opzione di potenziamento dell'inceneritore per allungarne il ciclo di vita, inoltre "il sindaco si è impegnato a ignorare la recente impennata dei ricavi per la vendita dell'energia prodotta dall'impianto. Con il sindaco abbiamo inoltre concordato sull'insostenibilità, per un'azienda pubblica,  di voler trarre un ipotetico profitto da pratiche d'inquinamento ambientale climalteranti, seppure a norma di legge, mentre è immersa in un mondo che lotta contro il tempo per raggiungere obiettivi di economia circolare e tutela ambientale".

"Come è possibile - si chiede infine Ercolini - chiedere ai cittadini un impegno nella raccolta differenziata e nelle buone pratiche, se poi si cerca (senza neanche poterci riuscire) di far quadrare i bilanci col traffico di rifiuti indifferenziati e riempiendo le discariche di ceneri e scorie pericolose? Non resta dunque che mettere agli atti questa volontà politica entro un mese, rispettando il protocollo rifiuti-zero e ponendo fine ad un dibattito deprimente, fatto di posizioni corporative, d'interessi particolari e d'interferenze da parte di chi dovrebbe eseguire gli indirizzi espressi dal Comune di Livorno, anziché tentare di orientarli con numeri discutibili".

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