Morti sospette in ospedale a Piombino, chiesta in appello la conferma dell'ergastolo per Fausta Bonino
In questi giorni ha preso il via il processo d'appello a Firenze, la richiesta per nove dei dieci casi è arrivata durante la requisitoria del procuratore generale Fabio Origlio
Il procuratore generale Fabio Origlio, nella requisitoria al processo d'appello in corso in questi giorni a Firenze, ha chiesto la condanna all'ergastolo per l'infermiera Fausta Bonino, 58 anni, per nove dei dieci casi di decessi anomali di pazienti avvenuti all'ospedale di Piombino. La donna è accusata infatti di omicidio plurimo volontario.
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In primo grado Fausta Bonino era stata ritenuta responsabile di quattro casi, e condannata per questo sempre all'ergastolo. La prossima udienza è fissata per il giorno 14 luglio, per l'arringa difensiva del legale dell'infermiera, avvocato Vinicio Nardo. Nel marzo del 2016 Fausta Bonino fu arrestata dai carabinieri del Nas con l'accusa di aver provocato la morte di 14 pazienti ricoverati all'ospedale Villamarina di Piombino, dove lavorava.
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Nel corso delle indagini i casi contestati si sono poi ridotti a dieci. Secondo gli inquirenti i decessi, avvenuti tra il 2014 e il 2015, sarebbero stati provocati da emorragie improvvise dovute alla somministrazione di extra dosi di eparina, anticoagulante che non risultava neppure prescritto dai medici ad alcuni dei degenti poi deceduti.