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Cronaca

Incidenti sul lavoro, bilancio nero tra Livorno e provincia: nel 2021 tre morti e un infortunio al giorno

Resi noti dall'Asl i dati relativi al periodo gennaio-settembre. Il direttore del dipartimento di prevenzione, Roberta Consigli: "I numeri continuano ad essere preoccupanti"

Tre infortuni mortali e 270 incidenti sul lavoro (con prognosi maggiore di 30/40 giorni) nel corso del 2021, dal 1 gennaio al 30 settembre tra Livorno e provincia. Sono questi i dati resi noti nella giornata di ieri dal Dipartimento prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Asl Toscana Nord Ovest. Un report che, di fatto, evidenzia una situazione preoccupante. Complessivamente, infatti, nel territorio dell'Asl Nord Ovest si sono verificati da gennaio 13 incidenti mortali, mentre gli infortuni - compresi quelli in itinere e stradali - sono stati 9.402, di cui 828 con prognosi maggiore di 30/40 giorni. 

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Nel dettaglio gli infortuni mortali sono 4 nella Piana di Lucca, 1 in Valle del Serchio, 1 nella zona delle Apuane, 1 in Versilia, 2 nella zona Livornese, 2 in Valdera-Alta Valdicecina, 1 nella zona Pisana e 1 in Val di Cornia. Gli 828 infortuni con prognosi maggiore di 30/40 giorni sono avvenuti 37 in Lunigiana; 97 nelle Apuane, 28 nella Valle del Serchio; 125 nella Piana di Lucca; 92 in Versilia; 108 nella zona Pisana; 71 nella zona Valdera - Alta Val di Cecina; 106 nelle Valli Etrusche; 152 nella zona Livornese e 12 all'Elba.

Roberta Consigli (Asl): "Una situazione con numeri preoccupanti, condivisa anche a livello nazionale ed europeo"

"Purtroppo - ha spiegato Roberta Consigli, direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asl - gli infortuni sul lavoro continuano ad essere un numero preoccupante, per questo ho ritenuto opportuno condividere con i colleghi l'analisi dei dati per mettere in atto ulteriori azioni di prevenzione oltre a quelle già in essere. Nel mese di settembre - ha sottolineato - abbiamo registrato un picco di infortuni mortali e nell'arco dell'anno si sono verificati anche molti infortuni gravi con prognosi superiore a 30/40 giorni e con gravi postumi permanenti quali, ad esempio, amputazioni delle dita delle mani. Questa situazione non è esclusiva del nostro territorio né della Toscana, ma condivisa a livello nazionale ed europeo". 

"Come emerge dai dati il fenomeno infortunistico continua ad essere troppo esteso – osserva la direttrice del dipartimento di prevenzione – nonostante da anni vengano effettuati numerosi  controlli periodici e siano attivi  piani mirati promossi e sostenuti dalla Regione Toscana, destinati a specifici comparti produttivi, senza dimenticare le malattie professionali, che fanno meno scalpore ma non meno danni alla salute dei lavoratori.  Rimango  del parere che in particolare nei settori più a rischio come l'agricoltura, le costruzioni, il porto e la cantieristica navale, l'estrattivo e lapideo, oltre ai controlli debbano essere rafforzati gli strumenti a nostra disposizione".

"Vorrei sottolineare - ha concluso - l'importanza che hanno  i servizi di prevenzione dell'Asl che grazie alla loro esperienza e all'approccio multidisciplinare, sono in grado di mettere in campo un ampio ventaglio di competenze (sanitarie, ergonomiche, di igiene del lavoro, impiantistiche, sui requisiti di macchine e attrezzature ecc.) adeguato ad aggredire fenomeni complessi e correlati ad una molteplicità di cause".

Dall'inizio dell'anno ispezionati 889 cantieri, sanzioni per 712mila euro

Dall'inizio dell'anno l'area funzionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro ha ispezionato 889 cantieri, trovandone 171 non a norma. Sono state ispezionate 3.551 aziende, di cui 1.709 nell'edilizia, 170 nell'agricoltura, 1.472 altri comparti). Sono stati 2.950 i sopralluoghi effettuati, con 491 verbali emessi e 886 violazioni contestate. Sono stati inoltre eseguiti 9 sequestri, attivate 221 richieste di infortunio e comminate sanzioni per 712mila euro. 

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