Navi da crociera, il porto di Livorno 16esimo in Europa e quarto in Italia per inquinamento: tutti i dati
È quanto emerge dall'ultimo rapporto di Transport & Environment, organizzazione ambientalista indipendente europea studia il problema atmosferico derivante dal turismo marittimo di lusso
Il porto di Livorno è il sedicesimo scalo più inquinato d'Europa per quanto riguardaper le emissioni delle navi da crociera. A definire il quadro è l'organizzazione ambientalista Transport & Environment, che nell'ambito dell'ultimo rapporto - relativo al 2022 - colloca il porto toscano al quarto posto in Italia dopo Civitavecchia, Napoli e Genova. Secondo il rapporto sono state 53 le navi da crociera che hanno fatto scalo a Livorno, con un tempo medio di sosta di circa 4 ore, emettendo - stando ai dati riportati nel report - oltre 7 tonnellate di ossidi di zolfo.
Le emissioni atmosferiche di queste grandi imbarcazioni, infatti, secondo il rapporto, sono tornate ai livelli pre-pandemici, lasciando le città portuali europee a soffocare tra i fumi tossici. Nonostante l'introduzione da parte dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’Onu, nel 2020, di un limite più severo di concentrazione di zolfo nei carburanti, lo scorso anno le 218 navi da crociera europee hanno emesso più ossidi di zolfo (SOx) di 1 miliardo di automobili, ovvero 4,4 volte di più di tutte le automobili del continente (253 milioni).
L'Italia è il paese più inquinato dalle emissioni delle navi, a Barcellona il primato del continente
Lo scorso anno quello di Barcellona è stato il porto più inquinato d'Europa, seguito da Civitavecchia e dal porto ateniese del Pireo. A Civitavecchia le navi da crociera hanno emesso, nel 2022, oltre 16 tonnellate di ossidi di zolfo: quasi 40 volte la quantità emessa dalle auto immatricolate nella cittadina laziale. Altre città italiane che compaiono nella classifica europea dei porti più colpiti dalle emissioni di SOx sono Napoli (11esima), Genova (13esima) e, appunto, Livorno (16esima).
Secondo Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia "la pandemia ha dato un po' di tregua alle città portuali, ma ora è davvero finita". "Le crociere - ha quindi aggiunto - sono tornate e località turistiche come Barcellona, Civitavecchia e Atene sono di nuovo soffocate dall'inquinamento atmosferico prodotto dalle navi da crociera. Venezia ha dimostrato che affrontare l'inquinamento delle navi da crociera è possibile, ma i divieti non sono l'unico modo. I porti possono ridurre significativamente i livelli di inquinamento obbligando le navi a collegarsi all'elettricità in porto, invece di far funzionare i motori, e sostenendo l'adozione di carburanti a emissioni zero".