rotate-mobile
Cronaca Ardenza mare / Viale Italia

Ippodromo, Perini (Lega) attacca: “Il gestore ha debiti per 100mila euro”. Sistema Cavallo: “Parole prive di fondamento”

Il consigliere comunale snocciola cifre relative a utenze non pagate e a una gestione ‘strampalata e dannosa’ per le casse comunali. La società che gestisce l’impianto non ci sta: “Abbiamo dato mandato ai legali per tutelare l’immagine e la reputazione”

"Il Comune evade se stesso e nonostante le milionarie sovvenzioni statali, in meno di due anni, il gestore ha accumulato una valanga di debiti, nell'ordine superiore ai 100mila euro". Dito puntato verso Sistema Cavallo e Comune di Livorno da parte del consigliere della Lega, Alessandro Perini, in merito a una questione che ha fatto discutere non poco in città, ovvero la rinascita dell'ippodromo Caprilli. Parole forti, in risposta alle quali non ha tardato ad arrivare la replica di Sistema Cavallo, società che da alcuni mesi gestisce l'impianto di viale Italia. "Notizie non corrispondenti al vero" hanno tuonato, annunciando di aver dato mandato ai propri legali per tutelare l'immagine e la reputazione della società.

Ippodromo Caprilli, il bilancio è positivo. Salvetti: "Un luogo strategico che diventerà anche di svago e cultura"

Il consigliere della Lega: "Canoni non pagati e utenze non quantificate. É una gestione strampalata e dannosa"

Nel mirino del consigliere della Lega una serie di circostanze economiche che confermerebbero una gestione "strampalata e dannosa per le casse comunali". "E quello che è peggio - aggiunge - è che l'amministrazione non sembra granché interessata a riscuotere quanto le è dovuto". E poi snocciola voce per voce quanto evidenziato. "Partiamo dai canoni 2022 per la concessione della struttura, che risultano non pagati per 75.859 euro - spiega -. Dispiace constatare che, guarda caso, il Comune ha emesso un sollecito di pagamento nei confronti del gestore, solo dopo che ho chiesto la documentazione sulla regolarità dei pagamenti. Evidentemente l‘amministrazione non si era accorta che, dall‘inizio dell‘anno, non era stata pagata neanche una rata, ma solo un piccolo 'acconto'". E prosegue: "Per quanto riguarda le utenze, energia elettrica e acqua, il Comune non le ha ancora 'quantificate', ma facendo un conto approssimativo rispetto all‘anno precedente possiamo stimarle in (almeno) 15 mila euro. Dulcis in fundo, la Tari".

Ippodromo, la relazione del Mipaaf: "Caprilli in buone condizione". Salvetti: "Avanti con entusiasmo"

In merito infatti alla tassa sui rifiuti Perini sostiene che "il Comune dice di essere davanti ad una 'fattispecie impositiva complessa' e quindi, in sostanza, dal 2021 non è stato pagato neanche un centesimo di euro. Eppure, quando a pagare sono famiglie e attività commerciali che non hanno a che fare con la 'ribotta' comunale, la fattispecie impositiva non è così 'complessa' da calcolare. Chi di noi conosce qualcuno che attende da due anni che il Comune gli quantifichi la Tari? Insomma - ha concluso -, solo nel 2022, la società a cui Salvetti ha affidato l‘ippodromo ha risparmiato una bella 'sommetta'. I soldi non le mancano: ogni anno la Sistema Cavallo riceve dallo Stato quasi 4 milioni di euro di sovvenzioni per i quali non è nemmeno richiesta alcuna rendicontazione al ministero". 

Sistema Cavallo: "Eseguiti lavori a nostre spese per far godere lo spettacolo ai livornesi, il consigliere parla a scopo denigratorio"

Affermazioni pesanti, alle quali Sistema Cavallo dell'amministratore delegato Silvio Toriello ha risposto con prontezza: "Il consigliere Perini - dicono - indica cifre relative a sovvenzioni statali nonché a situazioni debitorie prive di qualsivoglia fondamento e con un intento puramente denigratorio. Non tiene in considerazione le difficoltà operative legate alla gestione dell‘ippodromo di Livorno dovute alle note vicende relative alla regolarizzazione del pagamento delle sovvenzioni per gli anni 2021 e 2022 per gli impianti di nuova apertura. Evidentemente - aggiungono - il signor Perini non è un lettore attento e ha tralasciato  l‘articolo del settembre scorso dal titolo 'Ippodromo di Palermo: SIPET: niente pagamenti, stop alle corse il 17',  in cui si rappresentava in maniera puntuale le ovvie difficoltà derivanti dal mancato pagamento della sovvenzione 2021 e dell‘acconto del 2022 per la società che gestisce l‘impianto siciliano identiche a quelle della Sistema Cavallo impegnata con il Comune di Livorno al rilancio dell‘ippodromo Caprilli".

Ippodromo, la Lega presenta un esposto in Procura: "Incongruità sulla rifunzionalizzazione del Caprilli"

Per Sistema Cavallo infatti è "paradossale - sottolineano - che a Palermo, le Istituzioni, la maggioranza e l‘opposizione sono compatte per la risoluzione di un problema che rischia di avere effetti negativi a livello occupazionale, mentre a Livorno un rappresentante dei cittadini intraprenda la politica, con la 'p' minuscola, del 'tanto peggio tanto meglio'. Sistema Cavallo - proseguono - non solo non ha interrotto le attività presso l‘ippodromo di Livorno, per non arrecare pregiudizi agli operatori e alla cittadinanza che vuole godere dello spettacolo delle corse dopo un lungo stop, ma ha realizzato, a proprie spese, l‘impianto di illuminazione attraverso la costruzione di torri faro, assicurando la presenza di oltre 23 mila spettatori nelle giornate di corse in notturna con ricadute positive per l‘intero settore in termini di pubblico, eseguendo poi i lavori per il corretto funzionamento dell‘impianto e la relativa messa in sicurezza e ha effettuato interventi per il ripristino della pista dopo lo stato di abbandono protratto per anni e attraverso una manutenzione costante ha evitato la diffusione di criticità all‘erba presente".

"La società - hanno infine puntualizzato - anche in considerazioni dei ritardi dei lavori di rifunzionalizzazione dell‘impianto affidati dal Comune ad una ditta esterna, è stata costretta a farsi carico di ingenti investimenti non preventivati e straordinari per realizzare quegli interventi obbligatori previsti dall‘articolo 69 del regolamento delle corse al galoppo Mipaaf (ex Jockey Club Italiano) per svolgere una riunione di corse, apportando migliorie alla struttura denominata Federico Caprilli. Considerato che ad oggi i fondi stanziati dal Ministero dell‘Agricoltura per l‘impianto rischiano di andare in economia, la società chiede al Governo, avendo avuto modo di apprezzare la sensibilità dimostrata  verso il settore, una velocizzazione della pratica essenziale per la sussistenza dell‘ippodromo livornese, che anche grazie agli investimenti del Comune, è tornato ad essere di assoluta centralità nell‘ambito della filiera legata al mondo delle corse dei cavalli". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ippodromo, Perini (Lega) attacca: “Il gestore ha debiti per 100mila euro”. Sistema Cavallo: “Parole prive di fondamento”

LivornoToday è in caricamento