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Cronaca

Gorgona, la cultura "adotta" l'isola carcere. Mazzerbo: "Un bene comune e un diritto di tutti"

Dopo il successo di "Per un'ora d'autore", che durante il lockdown ha messo in comunicazione i detenuti con autori e cantautori, prosegue la produzione di eventi culturali grazie all'adozione del progetto "Dire Fare Cambiare"

Cultura come bene comune e diritto di tutti. È questo il concetto di fondo del progetto "Dire Fare Cambiare", ideato dall'associazione Chiave di Svolta fondata da un gruppo di donne che condividono creatività, impegno ed esperienza nella produzione culturale. L'ultimo successo dell'associazione è l'adozione culturale dell'Isola di Gorgona, l'isola carcere d'Italia.

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Un'idea nata dalla collaborazione di Chiave di Svolta e l'lstituto Penitenziario di Livorno e Gorgona

La proposta dell'adozione culturale della Gorgona arriva dopo una collaborazione, attiva da diversi mesi, con l'Istituto Penitenziario di Livorno e Gorgona che risulta tra i primi firmatari del Manifesto per la Cultura Bene Comune e Sostenibile promosso da "Dire Fare Cambiare", ad oggi firmato da 66 organizzazioni provenienti dal mondo della cultura, del sociale e dell'ambiente e da molti artisti tra cui Ambra Angiolini, Flavio Insinna, l'Orchestra di Piazza Vittorio, Paolo Crepet, Paola Minaccioni, Corrado Guzzanti, Claudia Gerini, Maya Sansa, Pino Strabioli, Dolcenera, Francesco Baccini, Sabrina Impacciatore, Alessandro Haber e tanti altri.

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Mazzerbo: "È necessario produrre cultura all'interno del carcere perché la Gorgona diventi definitivamente un modello"

carlo mazzerbo direttore carcere gorgona (2)-2"Dopo aver conosciuto l'Associazione Chiave di Svolta con il suo progetto principale "Dire Fare Cambiare" - dichiara Carlo Mazzerbo (nella foto, ndr), direttore dell'Istituto Penitenziario di Livorno e Gorgona - e aver sottoscritto il Manifesto per la cultura come bene sostenibile e condivisibile, abbiamo avvertito sempre più concretamente l'esigenza di collaborare fattivamente per la realizzazione di progetti che fossero in grado di produrre cultura a 360 gradi all'interno del contesto penitenziario. Da qui l'idea del progetto "Per un'ora d'autore" avviato durante il periodo di sospensione delle attività trattamentali all'interno dei nostri istituti a causa del Covid e che ha consentito ai detenuti di avere sempre una finestra aperta sul mondo della cultura".

"Adesso - prosegue Mazzerbo - l'ulteriore passo in avanti è quello di sostenere l'adozione culturale dell'isola di Gorgona, sezione distaccata di Livorno, da parte dell'Associazione "Dire Fare Cambiare" affinchè quella che è una realtà unica nel suo genere, si trasformi a tutti gli effetti in un modello all'interno del quale i detenuti possano trovare uno spazio fisico e mentale per vivere e produrre cultura nel rispetto dei loro diritti e in sinergia con l'ambiente che li circonda" 

Morello: "La Gorgona è l'Isola dei diritti umani, diamo il nostro contributo con l'arte e la cultura"

"Durante il lockdown abbiamo deciso di lanciare gratuitamente il progetto "Per un'ora d'autore", per mandare un messaggio di vicinanza ai detenuti in un momento così difficile per tutto il Paese. I detenuti hanno così potuto collegarsi e confrontarsi settimanalmente con autori e cantautori, tra i quali Francesco Baccini, Giulio Cavalli, Erica Mou, Salvatore Striano, Darwin Pastorin, Davide Mazzocco - dichiara Giulia Morello Presidente di Dire Fare Cambiare -. Dopo diversi mesi di collaborazione attiva, abbiamo proposto alla Direzione dell'Istituto Penitenziario di poter adottare culturalmente l'Isola di Gorgona, così da continuare a dare il nostro contributo a quella che riteniamo l'Isola dei Diritti Umani attraverso il nostro linguaggio: l'arte e la cultura".

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