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Cronaca Portoferraio

Isola d'Elba | Non trova un veterinario disponibile dopo le 20 e il suo cane muore sul traghetto: "Assurdo non garantire un servizio h24"

La storia di Sara e di Oscar: "Ho chiamato a ripetizione le cliniche dalle otto di sera fino alle 5 ma nessuna mi ha aiutato. Alcuni dottori hanno visualizzato i messaggi su Whatsapp ma non mi hanno neanche risposto"

Ha provato in tutti i modi, chiamando a rotazione otto veterinari presenti all'Elba. a salvare la vita a Oscar, il suo "angelo custode" e "migliore amico" che si era sentito male intorno alle 20.40. Sfortunatamente, però, sull'isola non è attivo un servizio di soccorso per animali h24, ma Sara, la sua padrona, non si è data per vinta. Ha aspettato il primo traghetto e alle 5 si è imbarcata con la speranza che il suo adorato cucciolone ce la facesse ad arrivare sulla terraferma per essere curato. Purtroppo così non è stato perché Oscar è morto proprio a bordo dell'imbarcazione lasciando un vuoto enorme nella famiglia della 31enne.

Subito dopo l'accaduto, si è lasciata andare a un duro sfogo chiamando in causa proprio quei veterinari che non hanno mai risposto al telefono per tutta la sera: "Questo è un lavoro - il suo messaggio su Facebook - che andrebbe fatto con il cuore, vocazione e vero intento di salvare vite. Per 'l’orario d’ufficio' la laurea la si può prendere per altri mestieri". 

"All'Elba impossibile salvare un cane se si sente male di sera"

Per Sara, contattata da LivornoToday, ricordare quei terribili momenti non è facile: "Oscar ha iniziato a stare male poco dopo le 20.30 - raccconta - e ho iniziato a chiamare tutti i veterinari dell'Elba fino alle 5 del mattino. Ho anche mandato messaggi WhatsApp ai numeri che trovavo online: alcuni hanno visualizzato e non risposto, altri neanche quello. L'unica che mi ha veramente aiutato è stata la dottoressa Sovrano che, nonostante non avesse un ambulatorio, è stata con me fino alle 11 e poi è tornata addirittura alle 3 di notte per assistermi perché Oscar stava peggiorando a causa di una costrizione gastrica". 

Poi la corsa disperata sul traghetto: "Mi ero messa in contatto con una clinica di San Vincenzo che apriva la mattina presto, a differenza di quelle dell'Elba che sono operative solo dopo le 8. Mi hanno detto che al mio arrivo c'era una sala operatoria pronta per Oscar e così alle 5 ho preso il primo traghetto. Purtroppo però il cane non ce l'ha fatta ed è andato via mentre eravamo in nave". 

Il maremmano era con la famiglia di Sara da poco prima del primo lockdown dovuto al Covid: "Lo avevo preso da una situazione delicata visto che il suo proprietario aveva ucciso buona parte dei suoi fratelli. Grazie alle associazioni di volontariato del'isola sono riuscita a portarlo qui, ora non posso credere che non sarà più con noi". Infine il messaggio d'amore: "Mi sono chiesta tante volte se fossi stata io quella a salvarti o fossi stato tu a trovare e salvare me. Ciao amore mio grande, ti ho amato così tanto. Impossibile pensarmi senza te, bianco del mio cuore". 

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