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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Portoferraio

Elba senza pronto soccorso per animali, l'allarme delle associazioni: "Cani e gatti continuano a morire"

Il caso di Sara Marchiani ha acceso di nuovo i riflettori su una vicenda in merito alla quale, da anni, non si riesce a trovare una soluzione: "Grave che manchi un servizio del genere"

La morte del cane Oscar ha riportato l'attenzione sul fatto che all'Elba non sia presente un servizio di soccorso per animali h24. Questa battaglia, da tantissimi anni, viene portata avanti dalle tante associazioni per i diritti degli animali presenti sull'isola ma finora, nonostante gli interessamenti anche di fondi stranieri, questa struttura non è stata ancora creata e non è ben chiaro se mai vedrà la luce. Così come spiegato da Rita Pilato, presidente di Animal Project, che ripercorre tutte le tappe che hanno portato prima alla chiusura dell'ex canile e poi alla battaglia per far sì che se un animale si sente male di sera possa ricevere le cure di cui ha bisogno: "È grave che su un'isola che conta oltre 35mila abitanti e che in estate raggiunge le 200mila presenze manchi un servizio del genere. Le possibilità di crearlo sono state tante, ma per un motivo o per un altro alla fine tutto è rimasto fermo". 

"All'Elba serve un pronto soccorso per animali"

Sull'isola sono sette i veterinari che hanno un ambulatorio ai quali se ne aggiungono altri due 'liberi': "Anni fa - ricorda Pilato - tre di loro si misero d'accordo per essere reperibili anche di notte ma poi tutto saltò perché diventava troppo impegnativo. Gli altri dottori presenti all'Elba invece non se la sentivano di impegnarsi. Anche la successiva mediazione dell'ordine dei veterinari non portò ai risultati sperati". 

Eppure un canile fino agli inizi del 2000 era presente: "Quando fu chiuso l'ex Macelli sembrava che una nuova struttura dovesse aprire a Colle Reciso (Lacona), ma per qualche anno il progetto rimase impantanato. Poi arrivò la fondazione tedesca Bastet Stiftung Hamburg che si interessò alla costruzione di un gattile mettendo di tasca propria 600mila euro. L'allora sindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti, iniziò una trattativa che prevedeva che quella struttura potesse ospitare anche i cani. Si arrivò così al 2018 con la costituzione di una gestione associata dei Comuni elbani 'per la realizzazione e gestione di un canile/gattile comprensoriale, per la lotta al randagismo e per l’attivazione di un servizio di pronto soccorso veterinario H24'". 

Alba e (momentaneo) tramonto del progetto canile

Tutto sembrava procedere a gonfie vele, nonostante qualche ritardo a causa di iter burocratici, ma poi tutto cambia nel 2020. "In una riunione pubblica - sottolinea Pilato -, il sindaco di Capoliveri, Andrea Gelsi, invita l'associazione veterinari e la fondazione Bastet per la presentazione del progetto esecutivo che prevede 10 box per il ricovero dei cani e altri 5 per il cosiddetto 'canile sanitario'. In aggiunta ci sarebbe stata anche la clinica veterinaria h24 con ambulatorio e sala operatoria. Nell'occasione però si scopre che i costi del progetto sono lievitati a 950mila euro anche a causa di alcune opere di sbancamento e livellamento che dovranno essere eseguite a Colle Reciso. Inoltre la fondazione chiede una parziale revisione del progetto a causa dell'esiguo spazio dedicato al gattile (solo un'area recintata, ndr)". 

Amministrazione comunale e Bastet tentano di trovare un accordo che, invece, piano piano sfuma: "La fondazione a ottobre 2020 ha scritto una lettera al Comune di Capoliveri nel quale annunciava l'intenzione di ritirare il finanziamento. Quest'ultimo però prova a non darsi per vinto e tramite la Gestione associata del turismo si dice pronta a mettere 350mila euro sui 950mila totali". 

"L'ultima speranza è nella Regione" 

Per cercare di reperire la somma mancante, spunta l'idea di chiedere un finanziamento alla Regione: "Qui - conclude Pilato - sorgono alcuni problemi con la Commissione tutela animali che ritiene elevata la cifra richiesta e invita il Comune a rivedere l'importo. Il consigliere regionale Marco Landi (Lega) dovrebbe essere riuscito a ottenere un impegno da parte di Giani per finanziare il canile ma al momento siamo fermi a questo punto. Intanto cani e gatti continuano a morire: quello che è successo a Sara può capitare a chiunque. Purtroppo siamo nella condizione che devi sperare di non avere un animale che si senta male di sera". 

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