Servizio veterinario h24 all'Elba, incontro in prefettura: "Ipotesi teleassistenza e reperibilità in attesa di una soluzione migliore"

La morte del cane Oscar ha riportato alla luce un problema con il quale l'isola d'Elba convive da anni: la mancanza di un pronto soccorso animale o, in alternativa, il mancato reperimento di un veterinario h24. Proprio per evitare che situazioni del genere possano ripetersi nella mattina di ieri, mercoledì 17 maggio, nella prefettura di Portoferraio è andato in scena un incontro al quale erano presenti diversi sindaci e rappresentati dei comuni elbani, le associazioni animaliste del territorio, il presidente dell'ordine dei veterinari di Livorno, Marco Melosi, la garante degli animali del Comune di Livorno, Elisa Amato, e il prefetto Paolo D'Attilio. Tra le soluzioni proposte quella che potrebbe attuarsi più nell'immediato riguarda una tele assistenza da attuare con l'aiuto di veterinari che lavorino sulla terraferma. Tutto questo in attesa di approntare un servizio di reperibilità, per il quale si debbono trovare tuttavia veterinari disponibili che invece sono carenti, di una struttura temporanea convenzionata e dell'avvio dei lavori del canile-gattile per i quali serve lo sblocco dei 600mila euro da parte della Regione. 

Servizio veterinario h24 all'Elba, l'esito della riunione in prefettura 

Dal momento che, ad oggi, nessun veterinario dell'isola ha dato la propria disponibilità per una reperibilità h24, una soluzione proposta dal dottor Melosi, e appoggiata anche dal prefetto, è quella appunto di una sorta di 'tele assistenza'. Un progetto che prevede la possibilità di contattare telefonicamente un veterinario di una clinica aperta di notte sulla terraferma il quale, sulla base di quanto viene riferito, valuto ed esprime un primo parere ed, eventualmente, consigli su come curare il proprio animale. Se la situazione fosse grave e richiede un intervento o un esame più approfondito, allora si prenderà contatto con un dottore dell'Elba, che dovrà essere reperibile in base a una convenzione stipulata, al quale si potrà portare il proprio cane o gatto. "Per far sì che questa idea vada in porto - commenta D'Attilio - occorre valutare tutta una serie di situazioni. Noi faremo il possibile per far sì che si possa arrivare a una soluzione nel minor tempo possibile". 

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Un'altra proposta invece riguarda appoggiarsi al servizio di assistenza veterinaria dell'Asl: "Si potrebbero sfruttare le strutture agli ex Macelli - spiega Rita Pilato, presidente di Animal Project - come ambulatorio per interventi, ma quei locali devono prima di tutto essere allestiti e poi a ottobre dovranno essere liberati per fare spazio a un nuovo polo scolastico". 

La terza opzione messa sul tavolo invece prevede, soprattutto durante l'estate quando l'isola si riempie di turisti, di far venire uno o più veterinari da fuori Elba, dare loro vitto e alloggio a patto però che diano la reperibilità per effettuare turni di notte. "Può darsi che così qualcuno venga - sottolinea il prefetto -, anche questa è una delle ipotesi che stiamo vagliando". 

In ultimo, non per importanza ma soprattutto per una questione economica, la disponibilità data dalla Lampomare, società che trasporta carburante sull'isola, di utilizzare la loro imbarcazione per portare i casi più urgenti nelle cliniche aperte di notte lungo la costa: "In questo caso - continua D'Attilio - occorre capire bene i costi e chi dovrà provvedere al pagamento se i privati o direttamente i comuni". 

"I tempi devono essere brevi" 

Dopo aver vagliato tutte le opzioni messe sul tavolo, il prefetto ha intenzione di incontrare tutti i veterinari presenti sull'isola: "Occorre trovare una soluzione in tempi molto brevi. È mia intenzione capire con esattezza chi sarebbe disponibile a dare una reperibilità immediata e sulla base di questo iniziare un discorso nel più breve tempo possibile. Spero che si possa arrivare a una soluzione rapidamente":