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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Legge Zan, Arcigay Livorno: "Discriminazioni quotidiane, basta rinvii". Il video della campagna #Nonsullanostrapelle

L'associazione chiede la calendarizzazione il prima possibile: "Le cronache sono piene di episodi di aggressioni ai danni di persone a causa del loro orientamento sessuale. Non si può più aspettare"

L'Arcigay Livorno lancia una campagna per sostenere la discussione in senato della legge Zan "messa in pericolo da alcune forze politiche di maggioranza e opposizione". Per questo motivo, tutti i membri dell'associazione hanno deciso di mettere la propria faccia in un video nel quale vogliono sensibilizzare i parlamentari sul tema e spingerli a calendarizzare il prima possibile la discussione: l'hashtag lanciato è #Nonsullanostrapelle. 

Il disegno di legge, approvato dalla camera dei deputati lo scorso 4 novembre, prevede di punire e prevenire i crimini d'odio basati sul sesso, il genere, l'orientamento sessuale e la disabilità. "L'iter del disegno di legge - sottolinea Arcigay Livorno - è in salita a causa di un ostruzionismo compatto da parte di alcune forze politiche. Il Ddl Zan è bloccato in commissione Giustizia perché continuamente rinviata la sua calendarizzazione".

L'Arcigay Livorno sulla legge Zan: "Cronache piene di episodi di discriminazione"

L'associazione spiega perché la calendarizzazione non può più aspettare: "Le cronache sono piene di storie di discriminazioni dovute al genere e all'orientamento sessuale, non ultima quella della metropolitana a Valle Aurelia di Roma dove due ragazzi sono stati aggrediti a causa di un bacio. Con questa iniziativa, ribadiamo la nostra posizione: la dignità, la libertà personale e la sicurezza delle persone Lgbtqia+, delle donne e delle persone con disabilità non possono più essere messa a repentaglio per inutili giochi di potere o per bieco consenso. Non sulla nostra pelle, appunto. Noi non vogliamo e non possiamo più aspettare. Non si può più tergiversare". 

"Dato che rispettiamo le restrizioni dovute alle zone rosse - conclude Arcigay -, viene scelta la strada della sensibilizzazione online. Cogliamo l'occasione di invitare a firmare la petizione lanciata da 'Dà voce al rispetto' e chiediamo a chiunque sia interessato all'argomento di scrivere una mail a chi fa parte della commissione giustizia oltre che a senatori e senatrici della regione di appartenenza per velocizzare la discussione della legge". 

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