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Cronaca

Lite Perini-Bottai, la Lega: "Clima politico esasperato, grave silenzio del sindaco"

Dopo la presunta aggressione denunciata dal consigliere, i vertici regionali del Carroccio a Livorno per chiedere "un impegno comune a disinnescare le tensioni. Se le forze estremiste lo faranno, ritireremo la querela"

Disposti a ritirare la querela e a distendere i toni ma non ad accettare un clima che dicono intollerabile, con un silenzio istituzionale altresì definito imbarazzante. Situazioni gravi a fronte delle quali si chiede invece un impegno convinto delle forze estreme di sinistra a smarcarsi da certe condotte violente. Accuse e proposte arrivano dai vertici provinciali e regionali della Lega, riuniti a Livorno per manifestare il sostegno alle forze dell'ordine in vista della campagna elettorale per le Regionali e solidarietà al consigliere del Carroccio, Alessandro Perini, il quale ha querelato in data 2 gennaio il segretario del partito comunista, Lenny Bottai, dopo i fatti del 31 dicembre scorso e la video denuncia di una presunta aggressione subita.

Circostanze tutte da chiarire, considerate le versioni opposte dei due protagonisti, che saranno valutate dagli inquirenti grazie anche alla visione dei filmati registrati dalle telecamere in zona Palazzo civico e alle testimonianze delle persone che hanno assistito alla scena. Intanto resta una querela, presumibilmente nei confronti di Bottai, sventolata alla stampa senza però mostrarne i contenuti nella conferenza organizzata il 3 gennaio, davanti alla questura, alla presenza dell'europarlamentare Susanna Ceccardi, degli onorevoli Manfedi Potenti e Daniele Belotti, del consigliere regionale Roberto Biasci e della capogruppo in consiglio comunale, Costanza Vaccaro.

Lite Perini-Bottai, la versione dei testimoni

perini lega (2)-2Perini: "Ognuno faccia le proprie valutazioni, c'è un'inchiesta giudiziaria"

"Ognuno è libero di fare le proprie valutazioni - dice Perini -, ma qua non si scherza per niente. La querela è contro una persona nota e altri che non conosco ma che non saranno ignoti all'autorità giudiziaria. Confermo che i fatti sono andati nel modo che ho raccontato e che ho esposto nella querela, poi sta all'autorità giudiziaria individuare i titoli di reato. Adesso c'è un'inchiesta e non mi posso certo sostituire io a chi indaga e a chi giudica. Si tenga presente che quanto emerso finora non rappresenta tutto quello che poi verrà valutato".

"I toni possono essere anche aspri e il confronto acceso purché dialettico - continua il consigliere della Lega -. Poi però c'è un limite. Quando ci sono minacce, appuntamenti, offese, imboscate, siamo davanti a un'altra cosa. E oggi siamo qui per dimostrare la risolutezza della Lega nell'affrontare una lotta politica che è condotta fuori dai binari della politica. Tuttavia auspico che si torni a fare politica sui temi e non sulle botte, a parlare dei problemi della città. Noi facciamo sul serio, gli altri facciano altrettanto".

Se qualcuno pensa che abbia organizzato tutto rimarrà scottato

"Servono messaggi distensivi da parte delle sinistre estreme - prosegue ancora Perini. Siamo decisi a procedere a tutta ma siamo anche disposti a ritirare la querela se si disinnesca questo clima di astio da parte di pochi ma esasperati. Per il bene della città c'è dunque la piena disponibilità a fare un passo indietro e risolvere tutto senza passare dalle aule di un tribunale, a condizione di un impegno delle sinistre, un segnale pubblico che dimostri la chiara volontà a smarcarsi da queste condotte. Ripeto, qua non si scherza per niente. Se qualcuno pensa che abbia organizzato tutto rimarrà scottato"

Susanna Ceccardi-2Ceccardi: "Le provocazioni intelligenti arricchiscono il confronto, la violenza no"

"Non è la prima volta che vengo in questura a denunciare aggressioni - interviene l'europarlamentare, -, anche personalmente ne ho subite diverse. Tutta questa situazione di tensione è cambiata a Pisa quando abbiamo vinto le elezioni, ma non possiamo essere rispettati solo quando siamo in maggioranza. La discriminazione politica è un aggravante, e Perini è discriminato da Lenny Bottai per motivi politici". "Fra l'altro - prosegue Ceccardi - vorrei dire a Bottai che con Rizzo ci siamo confrontati più volte, ma sul piano della dialettica e sui contenuti perché nel 2020 così funziona, non con minacce e intimidazioni da ex puglie professionista. Questa è una cosa inaccettabile. Se c'è una sinistra democratica stigmatizzi apertamente questi episodi, altrimenti è connivente. Le provocazioni? Quelle intelligenti, anche ironiche, arricchiscono il confronto. La violenza di certo no. Lenny Bottai deve chiedere scusa"

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Potenti: "Comportamenti incivili che non fanno parte della cultura della città"

"Questi sono comportamenti incivili, inqualificabili, disprezzabili che non sono parte della cultura della città - attacca Manfredi Potenti -. Vogliamo che i nostri militanti siano sicuri, tranquilli, come tutti gli altri militanti degli altri partiti. La nostra presenza in questura, dopo l'ultima aggressione al consigliere Alessandro Perini, è per esprimere la vicinanza anche alle forze dell'ordine che sono costrette a presidiare i nostri gazebo per garantire la sicurezza". "Dispiace l'assoluto silenzio del sindaco che avrebbe potuto prendere le distanze anche con una battuta, e invece non ha espresso né vicinanza, né condanne. Detto questo, non siamo qui a voler perseguitare nessuno, ma ci farebbe piacere ricevere delle scuse".

Vaccaro: "Confronto politico degenerato anche in consiglio comunale"

"C'è un clima molto difficile - insiste poi la capogruppo in consiglio comunale, Costanza Vaccaro -, effetto della degenerazione di un confronto e di un dibattito politico che ormai si vive da mesi profondamente in città e anche in consiglio comunale. Dispiace che chi dovrebbe prendere le distanze da un punto di vista istituzionale non lo faccia con fermezza. È imbarazzante e disarmante l'assenza istituzionale del sindaco. Noi chiediamo che si dica basta a questo clima di difficoltà".

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