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Cronaca

Cala del Leone, la versione dei partecipanti: "Nessun rave party, ragazzi criminalizzati per una spiaggiata"

L'operazione delle forze dell'ordine nella mattina di domenica 14 agosto aveva portato a 33 fogli di via nei confronti di giovani residenti fuori Livorno fermati, secondo la questura, dopo una festa abusiva. La replica: "Provvedimenti assurdi e persecutori"

Si firmano 'Cala del Leone Bene Comune' e chiedono spazio appellandosi ai media perché, oltre a quella della questura riportata dai diversi mezzi di informazione, c'è anche la loro versione. Che parte dal fatto che il "presunto rave party" fermato dalle forze dell'ordine nella mattina di domenica scorsa 14 agosto, altro non sarebbe stata se non una semplice spiaggiata, oltretutto già conclusa all'arrivo di poliziotti e militari. Una maxi operazione "assurda, illegittima e persecutoria", dicono, con tanto di "sperpero di denaro pubblico a spese dei contribuenti". Di seguito, il comunicato integrale del gruppo.

"Assurda repressione, ragazzi colpevoli solo di aver ballato in spiaggia"

"In merito ai fatti accaduti alla Cala del Leone (Livorno) la mattina di domenica 14 agosto 2022 e in seguito alle notizie che sono apparse sulle pagine dei giornali locali, avvertiamo il dovere morale di esprimere un'opinione e spiegare la  nostra versione dei fatti, che purtroppo risulta molto più attinente alla realtà rispetto a quello di cui l'opinione pubblica ha potuto usufruire in questi giorni.

La maxi operazione messa in piedi non ha sventato nessun Rave Party, le forze dell'ordine sono intervenute al termine di una spiaggiata mentre i partecipanti stavano tranquillamente defluendo.

Domenica 14 Agosto a partire dalle prime ore del mattino abbiamo assistito (e con noi molte famiglie che si trovavano alla Cala del Leone per trascorre la giornata in spiaggia) non solo ad un'assurda operazione di repressione nei confronti di un gruppo di ragazzi colpevoli solo di aver ballato su una spiaggia, ma anche ad uno sfrontato sperpero del denaro pubblico a spese dei contribuenti - per non parlare del sequestro illegittimo di attrezzature elettroniche senza alcun fondamento giuridico e costituzionale.

In Italia il diritto di riunirsi liberamente è sancito dalla Costituzione Italiana: l'articolo 17 cita per altro nello specifico la possibilità di riunirsi per ascoltare musica a patto che non ci sia scopo di lucro e che i decibel siano sotto il livello consentito. Nessun partecipante alla spiaggiata che si è tenuta sabato notte ha pagato un biglietto, quindi in questo caso lo scopo di lucro non sussiste.

Per quanto riguarda i decibel, nessun funzionario delle forze dell'ordine ha provveduto alla misurazione; forse in questo caso sarebbe meglio aggiornare i dispositivi più che spendere denaro pubblico per sfrecciare sulle moto ad acqua a bordo costa. In pratica, l'unica ragione di questa operazione nella quale sono stati impiegati agenti di numerose caserme di Livorno (compreso un gommone di sommozzatori dei vigili del fuoco), sarebbe l'assenza di uscite di sicurezza. Su questo vorremmo dire che, trattandosi di un luogo completamente all'aperto e accessibile da più punti della scogliera, l'espressione 'uscite di sicurezza' ha poco senso e oltretutto è noto che nelle discoteche ogni anno assistiamo a problemi di ogni tipo, negli eventi a pagamento cosi come in quelli illegali. In ogni caso, questo non giustificherebbe il sequestro delle attrezzature e tanto meno il resto delle sanzioni applicate indiscriminatamente a chiunque le forze dell'ordine incontrassero sul sentiero, che fossero partecipanti alla spiaggiata o meno.

Le persone coinvolte erano tutte consapevoli, adulte e conoscevano il luogo. La spiaggia di Cala del leone è un luogo bellissimo a cui teniamo molto: durante e dopo la spiaggiata tutto è stato ripulito con estremo impegno e i volontari di Reset, chiamati per ripulire la spiaggia, sono tornati a mani vuote e almeno questo è stato ammesso anche dagli agenti di polizia.

Crediamo fermamente che tutto il polverone che si è alzato sia soltanto l'ennesima prova di sfoggio di forza in vista delle prossime elezioni e al solo scopo di mera speculazione mediatica. Da anni, tutte le estati nella settimana di ferragosto ci sono le cosiddette "spiaggiate" alla Cala del Leone, a volte con la musica a volte no, senza che si siano mai registrati problemi di ordine pubblico.

La Cala del Leone è un luogo che per noi rappresenta molto e ce ne siamo sempre presi cura così come delle persone che ci sono venute trovare per ballare. L'utilizzo del Daspo Urbano è discriminatorio e infondato: perché si criminalizza un gruppo di ragazzi - addirittura allentandoli dalla città - soltanto perché hanno ballato su una spiaggia? Tutto questo è assurdo, illegittimo e persecutorio".

Cala Del Leone Bene Comune

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