Presunta violenza di gruppo, perizia della difesa di Lucarelli e Apolloni: "La ragazza non era ubriaca, poteva dire no"
Secondo la consulenza presentata dai legali dei due ex calciatori del Livorno, la presunta vittima avrebbe avuto un tasso alcolemico inferiore allo 0,5
"La ragazza non era in uno stato di alterazione tale da essere incosciente e incapace di esprimere il consenso. Il suo tasso alcolemico era sotto lo 0.5, quello che consente di guidare". Questo, come riportato da MilanoToday, è quanto sostenuto dai consulenti, tra cui un tossicologo e uno psicologo, della difesa di Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante del Livorno Cristiano, Federico Apolloni e di altri tre loro amici, tutti imputati di presunti abusi sessuali nei confronti di una studentessa americana di 22 anni. I risultati sono stati presentati e ammessi agli atti dal gup di Milano, Roberto Crepaldi, che ha accolto la richiesta di processo abbreviato condizionato. Ora è la procura a dover presentare una propria prova di consulenza da depositare a gennaio, prima dell’udienza fissata per il 30 del mese.
Secondo quanto riportato dalla giovane 22enne, la presunta violenza sarebbe avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022, in un appartamento a Milano. La studentessa aveva passato la serata alla discoteca Gattopardo, in corso Sempione, con delle amiche, dove ha incontrato i calciatori all'epoca del Livorno che le hanno offerto un passaggio a casa. Lucarelli e Apolloni avrebbero, però, condotto la ragazza in un appartamento in piazzale Libia dove, si suppone, sia avvenuto l’abuso.
Secondo un’amica, la studentessa quella sera si trovava in un evidente stato confusionale, tanto da far fatica a parlare. Nonostante questa versione, i legali dei due calciatori hanno dichiarato che il tasso alcolemico della 22enne quella notte era sotto lo 0,5. A dimostrarlo le analisi dei consulenti degli indagati che hanno comparato peso, altezza e bicchieri bevuti quella sera dalla ragazza.