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Cronaca

Toscana Pharma Valley, all'interporto il maxi hub farmaceutico del centro Italia: lavori al via da luglio

Sarà una piattaforma strategica per una larga parte del paese, operativa a partire dalla metà del 2024. Giani: "Valore del progetto nella regia pubblico-privata"

Lavori al via a luglio, conclusione prevista per la metà del 2024. Nascerà all'interporto di Guasticce, su un'area di 125mila metri quadrati, e sarà un grande hub capace di servire farmaci in tutto il centro Italia, con flussi in uscita, tra i principali paesi esteri, verso Germania, Francia, Stati Uniti e Spagna. Ma non sarà solo un magazzino fisico, più vicino dei depositi oggi utilizzati dalle aziende e situati a Milano e Roma, ma molto di più: sarà una piattaforma digitalizzata ed innovativa in grado di gestire i flussi di farmaci e componenti ad esempio, una filiera capace di offrire tutta una serie di servizi alla rete di imprese che decideranno di servirsene e, perchè no, pure al pubblico, che nella sanità più territorialmente diffusa del post-Covid avrà forse bisogno di rimodulare logistica e distribuzione nei prossimi anni. 

Proprio la complessa regia pubblico-privata che fa da cornice ad un investimento che rimane sicuramente privato costituisce la cifra distintiva e il valore del progetto. "E solo l'intervento pubblico - ricorda il presidente della Toscana Eugenio Giani - ha consentito di contemperare i diversi interessi in gioco all'interno di un più ampio interesse generale e regionale".  La piattaforma logistica digitale che nascerà da qui a due anni è un investimento privato, di più imprese che si sono costituite in rete: siglato nel 2019, è stato in Italia il primo contratto di rete tra imprese delle scienze della vita e l'unico, al momento, a cui partecipano anche grandi imprese, potenzialmente in competizione, convinte che i vantaggi fossero superiori ai rischi. Ma nel progetto della piattaforma un ruolo forte l'ha avuto per l'appunto anche il pubblico e in particolare la Regione. 

"Livorno individuata come l'ubicazione migliore per la logistica e non solo"

Guardando a tutto il centro Italia, Livorno e il suo interporto sono stati individuati da subito come l'ubicazione migliore. Per una questione logistica e di baricentro, anzitutto: il porto a cinque chilometri, l'aeroporto di Pisa a dodici, l'uscita diretta sulla superstrada Fi-Pi-Li, spazio a disposizione per allestire pallet per le spedizioni aeree e marittiime all'interno della piattaforma.

Ma c'è anche un secondo motivo: l'interporto è infatti destinato ad essere inserito nella futura zona logistica semplificata rafforzata, a cui da tempo lavora la Regione per creare corridoi doganali che aiuteranno gli scambi commerciali grazie a vantaggi amministrativi e fiscali. E questo è un ulteriore valore aggiunto. La giunta regionale ha già dato il via libera alla proposta tecnica, ora all'attenzione del Ministero. 

Il governatore Giani: "Iniziativa determinante per il futuro della Regione". L'assessore Marras: "Vantaggi competitivi straordinari"

"Questa nuova piattaforma logistica nasce come un investimento privato – ha spiegato il governatore Eugenio Giani -, ma ha dietro una regia pubblico-privata molto complessa, che ne costituisce il vero valore in termini di competitività territoriale, attrattività di nuovi investitori nelle scienze della vita, nonché potenzialità anche per la salute pubblica: sia alla luce dei fabbisogni logistici già evidenziati dalla pandemia, sia di quelli prevedibili dalle riforme strutturali della sanità in corso, come ad esempio la diffusione delle case della salute e loro evoluzione in case di comunità, l'attivazione degli ospedali di comunità per le cure intermedie, la personalizzazione delle cure".

"Si tratta quindi - ha concluso il governatore - di un'iniziativa determinante per il futuro della Regione, da più punti di vista. Un bel fiore in un giardino fiorito". "Questo progetto ci proietta verso una dimensione davvero importante, che darà un vantaggio competitivo straordinario alla Toscana - spiega l'assessore all’Economia, Leonardo Marras - È stata una corsa a ostacoli ma alla fine ce l’abbiamo fatta e il primo ringraziamento va alle aziende che hanno deciso di investirci. Tutti insieme, pubblico e privato, abbiamo però trovato i percorsi capaci di farci arrivare al risultato finale".  

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