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Cronaca

Il mondo remiero ricorda Massimo De Giulli, scomparso a 65 anni: "Una figura storica, ci mancherà"

Tantissimi i messaggi di cordoglio per l'ex timoniere del Sorgenti: "Era come un fratello e dispensava consigli per tutti i vogatori"

Una figura storica, un ottimo timoniere, una pedina fondamentale e un vincitore. Così Massimo De Giulli, scomparso ieri a 65 anni, viene ricordato dalle tantissime persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo e di lavorare con lui. Una vita, la sua,  passata sui gozzi come timoniere vincendo, soprattutto con il Sorgenti, anche Pali marinari, Coppe Risi'atori e insegnano a intere generazioni cosa vuol dire appartenere a una seziona nautica e a combattere per quei colori. 

De Giulli, come ricorda Carlo Braccini sul sito della gare remiere livornesi, aveva iniziato la sua carriera come timoniere sulla gozzetta del Sorgenti Corea la Cigna con Silvano Paolotti come allenatore. Nel 1986 portò l'armo bluamaranto a vincere il palio delle gozzette a quattro remi. Con la sezione natuica ha vinto anche due volte il Palio e la Risi'atori nonché alcune gare minori: la Santa Giulia, il Trofeo D'Alesio e una Coppa Lorenzini. Dal 1986 al 2001 ha gareggiato a tutte le manifestazioni remiere con Shangay, Magenta, Fabbricotti, San Jacopo e Borgo Cappuccini. La sua ultima "casa" era stata il Labrone du cui era l'allenatore. 

Massimo De Giulli-3

"Con lui ho iniziato la mia avventura come presidente del Salviano - le parole di Alessio Marra -. È stata una brava persona, un buon timoniere, un uomo di cantina che sapeva fare gruppo e mettersi a disposizione di tutti. Ci ha sempre dato una mano e una figura come la sua mancherà a tutti perché è stato in tutte le cantine portando ovunque il suo spirito e la sua forza". 

"Il mondo remiero perde una figura storica - commenta Maurizio Quercioli presidente del Palio Marinaro - aveva fatto il timoniere, poi il cantiniere e infine l'allenatore dei ragazzi under 18. Un uomo che si adattava a tutte le situazioni, una brava persona. Era lui il timoniere quando nel 1989 ho vogato nello Shangay. Sono molto dispiaciuto per la sua scomparsa". 

Massimo De Giulli-3

"Con Massimo se ne va una pedina fondamentale per la cantina - sottolinea Dario Senzacqua, presidente del Labrone -. Con lui perdiamo un amico, un cantiere e un allenatore. È stato una figura importante per il mini palio e per le ragazze, ma allo stesso tempo per il gozzo a 10 remi dove grazie alla sua esperienza ha saputo dispensare consigli al nostro timoniere. Massimo è sempre stato parte attiva nel mondo remiero e grazie anche lui la tradizione è andata avanti. Perdo un amico, un fratello: da oggi sarà tutto diverso ma andremo avanti nel suo ricordo e nel suo nome". 

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