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Cronaca

Sanitari no-vax, l'Asl: "I 380 ricorsi al Tar dovrebbero essere respinti"

Il direttore generale Casani: "La sentenza del Consiglio di Stato ci rafforza nella convinzione di aver ben operato anche nell'attuazione delle norme sull'obbligo vaccinale"

I ricorsi presentati al Tar da circa 380 operatori sanitari, dipendenti o libero professionisti no vax dovrebbero essere respinti grazie alla sentenza emessa nei giorni scorsi dal Consiglio di stato (n. 7045/2021). La comunicazione arriva direttamente dall'Asl Toscana nord ovest tramite il direttore generale Maria Letizia Casani: "Vista la sentenza, attendiamo a questo punto con estrema fiducia la decisione del Tar Toscana. Le motivazioni del Consiglio di Stato ci rafforzano nella convinzione di aver ben operato anche nell'attuazione delle norme sull'obbligo vaccinale nell'interesse della collettività e soprattutto dei soggetti più fragili e della sicurezza delle cure, obiettivi per i quali torno a ringraziare quanti si sono resi disponibili anche oltre gli ordinari obblighi lavorativi".

"Peraltro - aggiunge il direttore Sanitario, Luca Lavazza - dei 380 circa originari ricorrenti contro la nostra Azienda, 50 hanno deciso di vaccinarsi, per altri 40 sono state accettate le motivazioni di differimento. Tenendo conto che si tratta anche di soggetti che operano altrove o sul libero mercato, il rifiuto della vaccinazione riguarda una piccola compagine di operatori rispetto ai 14mila dipendenti aziendali".

Secondi i giudici, dunque, l"obbligo vaccinale per chi esercita una professione sanitaria risponde a criteri di ragionevolezza, proporzionalità e uguaglianza. Inoltre, "nel dovere di cura - si legge nella sentenza -, rientra anche il dovere di tutelare il paziente", quindi evidentemente  non sono contemplate  "visioni individualistiche e egoistiche". 

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