Open Arms, sbarcati a Livorno 117 migranti. Salvetti: "Accoglieremo tutte le navi che ci verranno assegnate"
Il sindaco era presente al porto: "Ritengo assurdo che si scelga di far fare miglia e miglia in più per far arrivare queste persone in scali lontani dal punto dove sono stati salvati"
"Dopo 5 giorni in mare, siamo finalmente arrivati in un porto sicuro". Cosi Open Arms commenta l'attracco della propria nave allo scalo di Livorno. I 117 migranti sono tutti sbarcati con l'ultimo che lasciato Livorno, in direzione di una delle destinazioni in Toscana, intorno alle 6.10 di questa mattina, giovedì 22 giugno. Tutti stanno bene, come fatto sapere dalla Ong in suo tweet. Al porto, così come accaduto in passato, erano presenti le autorità civili e militari: "Livorno ha svolto il compito che le era stato assegnato - commenta il sindaco Salvetti -. Abbiamo dimostrato che siamo una città solidale e pronta a fare di tutto per aiutare le persone in difficoltà".
#ULTIMAHORA
— Open Arms (@openarms_fund) June 21, 2023
Tras 5 días de travesía, las 117 personas rescatadas por el #OpenArms en el #Med desembarcan en #Livorno
Ellas han llegado a un lugar seguro, no como las 39 personas, 2 niños entre ellas, que han muerto ahogadas hoy mismo en el Atlántico, después de esperar su… pic.twitter.com/o72R6Oo2kb
"Noi accoglieremo - continua il primo cittadino - tutte le navi che ci verranno assegnate, perché è così che dobbiamo fare. Certo, ritengo assurdo che si scelga di far fare miglia e miglia in più per far arrivare queste persone in porti lontani dal punto dove sono stati salvati, ma di questo c’è chi si assumerà tutte le responsabilità. Piuttosto sono due le questioni che più mi lasciano perplesso. La prima è che della risoluzione o del miglioramento del quadro relativo alla migrazione non c’è traccia, con un governo che aveva annunciato una poderosa operazione in tal senso il numero di migranti sbarcati è più che triplicato. La seconda è invece tutta legata alle politiche di integrazione di queste persone una volta sbarcate nel nostro paese. Dopo che sono state salvate, destinate ad un porto, fatte sbarcare e indirizzate in varie parti del paese, che cosa accade? Su questo c’è un angosciante silenzio e zero certezze per la maggior parte di loro".
"Livorno - conclude Salvetti - da questo punto di vista con molti progetti di integrazione nella comunità è avanti rispetto a tanti, ma il paese nel suo complesso non ha una politica chiara e definita. Chi arriva da lontano ed è una brava persona il suo destino in Italia lo costruisce; chi è più fragile invece rischia di finire in meccanismi gestiti da persone senza scrupoli e finisce per diventare un problema per la collettività, con conseguenze devastanti sull’immagine e la sostanza di un processo di società multietnica, multireligiosa e solidale. Chi è chiamato a governare e governa dopo aver sbandierato soluzioni e operazioni in grande stile un colpo deve pur batterlo".