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Moby Prince, Livorno ricorda la strage in memoria delle 140 vittime: "Trentadue anni senza giustizia, ma non ci fermeremo". Video

La commemorazione nel 32esimo anniversario della tragedia che il 10 aprile 1991 si consumò a bordo del traghetto in seguito alla collisione con l'Agip Abruzzo

La prima volta senza il compianto Angelo Chessa, la terza senza Loris Rispoli, ancora alle prese con la sua personale battaglia. Ma, come sempre, con lo stesso spirito, anzi più forte, per chiedere verità e giustizia a 32 anni dalla strage del Moby Prince, a bordo del quale 140 persone trovarono tragicamente la morte nella notte del 10 aprile 1991. Un disastro, il più grande della marineria civile italiana, che la città di Livorno non ha certo dimenticato e proprio "Per non dimenticare" è il nome della giornata di commemorazioni promossa dal Comune di Livorno con il patrocinio della Camera dei deputati, della Regione Toscana, della Provincia di Livorno, dell'associazione "140 Familiari delle Vittime del Moby Prince",e dell'associazione "10 aprile Vittime del Moby Prince".

Moby Prince, Livorno non dimentica 140 vittime senza giustizia: la commemorazione a 32 anni dalla strage

"Ogni 10 aprile noi rinnoviamo un patto - l'intervento del sindaco Luca Salvetti al giardino della Memoria -, lo facciamo con noi stessi e con tutti quello che in un modo o nell'altro in questi 32 anni abbiamo conosciuto, e con i quali abbiamo condiviso emozioni, dolore, speranza e rabbia. Il patto chiaro, non scritto, ma indelebile nei nostri cuori e nella nostra mente è quello di continuare a ricordare la morte di 140 persone, di spingere perché la verità sia resa chiara e di conseguenza la giustizia possa dare una risposta. Questo patto noi lo rinnoviamo ogni anno in questo giorno anche se tante cose accadono negli altri 364 giorni dell'anno che ci riportano con la mente al Moby Prince".

"Alcune di queste cose sono brutte - ha proseguito Salvetti - come nel caso della improvvisa scomparsa di Angelo Chessa che per anni è stato un punto di riferimento nella costante ricerca della ricostruzione dei fatti accaduti, sono brutte come il fatto che non siamo riusciti a riavere al nostro fianco un uomo straordinario come Loris Rispoli che comunque dalla sua condizione di difficoltà ci fa sapere che segue ciò che noi facciamo e continua a spingerci nel lavoro che c'è da portare avanti. Ce lo dice benissimo il collega giornalista Sandro Lulli che è andato a trovarlo proprio in questi giorni, lo fa ricordando una frase di Loris che è particolarmente toccante: «Non è mai stata una questione privata, legata a mia sorella, io ho sempre condiviso il dolore di tutti i parenti delle altre 139 vittime. La bussola che mi guida la voglia di giustizia e di mantenere viva la memoria che appunto mi scattò durante i riconoscimenti, una lotta giornaliera, con una ferita dentro che in tutti noi non si è mai rimarginata»"..

"E poi nei 364 altri giorni oltre all'anniversario - ha concluso il sindaco - ci sono altre cose più positive come i riflettori dei media dei giornalisti e degli scrittori accesi più frequentemente sulla strage e su tutti i suoi risvolti. Ricordo il docufilm messo in onda su Rai 2 nell'ottobre scorso seguito da migliaia e migliaia di persone, diretto da Salvatore Gulisano e prodotto da Simona Ercolani, il volume della collega Elisabetta Arrighi 'Moby Prince. La nuova verità' letto e commentato in questi mesi da tanti e da molti giovani e l'iniziativa dal 14 al 16 aprile al Cisternone 'Moby Prince - Memorie cittadine', un'installazione audiovisiva realizzata da Effetto Collaterale in occasione della ricorrenza. Momenti diversi che hanno come comune denominatore la necessità impellente delle menti di tutti e dell'animo di ognuno di noi di capire meglio e finalmente scoprire la verità. Insieme a questo c'è il lavoro delle commissioni parlamentari, la prima non particolarmente incisiva, la seconda che invece ha portato elementi nuovi e preziosi, adesso serve una commissione che continui il lavoro e capace di non interrompersi di fronte alla fludità del panorama politico e ai cambi di governo. Quello è il prossimo obbiettivo, quello insieme alla memoria da alimentare è l'ulteriore passaggio che chiediamo a gran voce"”.

Al termine del suo intervento il Sindaco ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i messaggi del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco di Bari Antonio Decaro, del sindaco di Palermo Roberto La Galla, del sindaco di San Michele al Tagliamento Flavio Maurutto. Commossi e di grande impatto emotivo, infine, gli interventi di Nicola Rosetti vice presidente dell'Associazione 140 Moby Prince e di Luchino Chessa dell'Associazione 10 Aprile. "Speriamo che la terza commissione riprenda i lavori da dove si erano conclusi con la seconda - ha sottolineato Rosetti - e speriamo si arrivi al prossimo anno alla fine di questa vicenda: è ora che si metta la parola fine perché 32anni sono tanti e si sentono tutti". "Una giornata impegnativa dove ancora di più si sente la mancanza di Angelo, con il quale ho condiviso 31 anni di battaglie - il commento di Luchino Chessa, -. È veramente dura. Diciamo che da quest'anno abbiamo intensione di andare avanti dritti per la nostra strada, basta guardare il passato: quello che conta è il futuro e raggiungere la verità quanto prima".

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