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Cronaca

Porto Livorno, interrogazione parlamentare di Fratoianni (Leu): "Basta morti sul lavoro"

L'onorevole, a Livorno per sostenere la candidatura di Cannito e per presentare la lista "La sinistra" per le Europee, ha chiesto al Governo di far luce sulla morte dell'operaio Vincenzo Langella

È arrivato a Livorno nel pomeriggio del 10 maggio per sostenere la lista civica con candidato sindaco Marco Cannito e per presentare la lista 'la Sinistra' in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Ma Nicola Fratoianni, parlamentare di Liberi e uguali, ha voluto anche fare due riflessioni che lo hanno portato a presentare altrettante interrogazioni parlamentari: una sulla morte di Vincenzo Langella avvenuta nel porto di Livorno il 24 aprile e una su un presunto traffico illecito di rifiuti che coinvolgerebbe praticamente tutta l'Italia centrale e avrebbe come fulcro due imprese di Livorno. 

L'interrogazione sulle morti bianche

"Secondo l'Osservatorio indipendente di Bologna da inizio 2019 i morti sui luoghi di lavoro in Italia sono stati 203 - scrive Fratoianni - e questo dimostra quale sia la vera emergenza del Paese. Alla magistratura spetterà il compito di far luce al più presto su quanto è accaduto a Livorno e di individuare eventuali responsabilità, mentre alla politica spetta il compito di fermare tali stragi con fatti concreti, aumentando i controlli e diffondendo la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro". Il parlamentare poi chiama in causa direttamente il ministro del Lavoro Luigi Di Maio: "Quali iniziative di competenza il Ministro intenda intraprendere affinché il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro diventi davvero una priorità, tutelando la vita delle lavoratrici e dei lavoratori? Quali strumenti di competenza intenda adottare al fine di tutelare la sicurezza sul lavoro? Infine vorrei sapere quali iniziative di competenza intenda adottare affinché venga effettuato un maggiore controllo e monitoraggio per verificare gli standard di sicurezza e le condizioni di lavoro a bordo delle navi che transitano nei porti italiani, specialmente in una realtà come il porto nucleare di Livorno". 

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L'interrogazione sul traffico illecito di rifiuti

Fratoianni nella sua interrogazione scrive che "secondo gli investigatori ci sarebbe un imponente traffico illecito di rifiuti che coinvolgerebbe praticamente tutta l'Italia centrale e avrebbe come fulcro due imprese di Livorno, la Lonzi e la Ra.Ri. Secondo le ricostruzioni, i rifiuti partivano da varie città per poi arrivare a Livorno dove le sostanze venivano triturate e miscelate abusivamente per essere inviate in discariche non appropriate". Il parlamentare quindi chiede al Governo "quali iniziative di competenza volte al contrasto del traffico e dello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi intenda assumere al fine di evitare la reiterazione di questi crimini". 

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