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Cronaca

È morto Carlo Braccini, memoria storica della città e del Palio marinaro: aveva 66 anni, il cordoglio del mondo remiero

Grande appassionato del passato, aveva fatto parte a più riprese di varie sezioni nautiche. Il ricordo: "Amava Livorno e la sua storia in un modo che non si può immaginare, ci mancherà"

Se ne è andato a poche ore dalla prima gara della stagione 2023, il Trofeo Liberazione, lasciando un vuoto enorme in città e in tutto il mondo del remo. Aveva 66 anni, Carlo Braccini, grande appassionato della storia di Livorno e delle sue tradizioni nautiche. Dopo un malore che l'aveva colpito nei giorni scorsi è arrivata la terribile notizia della sua scomparsa, che ha destato profondo sconforto in tutto l'ambiente. Cantiniere in diversi rioni, Braccini, che lavorava a Villa Serena, era nato nel rione Avvalorati, una volta alle boe di partenza del Palio, e aveva fatto anche parte del comitato organizzatore della stessa manifestazione.

Negli anni aveva raccontato Livorno e le sue tradizioni attraverso alcuni video sui social dove spiegava la storia della città e delle gare remiere. Facendo tutto da autodidatta, come amava definirsi. Nel mondo remiero ha gravitato per molti anni in diverse sezioni nautiche, su tutte il San Jacopo e lo Shangai. Nel 1998 gli sforzi di Carlo furono ripagati con la pubblicazione del libro 'Storia e Immagini del Palio Marinaro'. Nel 2018 era anche entrato a far parte del comitato del Palio Marinaro, con l'obiettivo di portarne avanti le tradizioni. Molte volte, soprattutto anni addietro, lo si poteva trovare all'interno della biblioteca in via del Toro dove faceva ricerche consultando le vecchie edizioni dei quotidiani per ricostruire la storia cittadina.

"Sempre disponibile a fare tutto, un uomo con il sorriso sul volto e la battuta pronta"

"Carlo - ricorda Simone, un ex timoniere della cantina di Shangai -, era una persona che aveva sempre il sorriso e la battuta pronta. In lui era costante la voglia di scherzare, e in cantina era sempre disponibile a fare tutto, a mettersi a disposizione. Negli anni del San Jacopo e successivamente dello Shangai, assieme all'amico e allenatore Giancarlo Musetti, conosciuto da tutti come Asse, avevano creato un gruppo di vogatori diventati una grande famiglia, che nonostante il passare del tempo non si sono mai persi di vista".

"Un cantiniere vecchio stampo - prosegue -, disposto a fare tutto senza mai tirarsi indietro, ma soprattutto una persona capace di fare gruppo. Un giorno - ricorda l'ex timoniere - si presentò in cantina con delle bandane, e ci disse, 'queste sono per voi, perchè ricordatevi che siamo tutti dei pirati noi livornesi'. Carlo amava il mare e tutto quello che ne era connesso. Con lui se ne va un pezzo di storia delle nostre tradizioni e della nostra città". 

Quercioli (Palio Marinaro): "Amava Livorno in un modo che non si può immaginare"

"A Livorno abbiamo perso uno dei più grandi appassionati e grande storico che avevamo – commenta Maurizio Quercioli, presidente del comitato Palio marinaro -. Carlo aveva un amore per questa città che nessuno può immaginare, viveva per questa città e voleva sempre scoprire nuovi aneddoti delle gare remiere. Io l'ho conosciuto nel 2017 e, quando ho visto tutto quello che aveva raccolto sui rioni e le gare remiere, ho deciso di creare Wikipalio, l'archivio del Palio marinaro, dove è presente la storia di tutti i rioni. Carlo - conclude - ci lascia anche questo in eredità, il suo sapere rimarrà sempre con noi. In occasione del Trofeo Liberazione verrà osservato un minuto di silenzio per ricordarlo".

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