Addio Francesco Bufalini, musica e pallacanestro in lutto: "Un gigante buono, eri il nostro punto di riferimento"
Tecnico audio, luci e video tra i più apprezzati in tutta la Toscana, aveva 55 anni e un trascorso da cestista anche nella Pielle, lui che era figlio del grande Sauro. Il cordoglio di due mondi che ne hanno apprezzato "generosità, professionalità e sorriso unici"
Un gigante buono. E non lo avrebbero potuto ricordare diversamente i moltissimi amici che da ieri, giovedì 10 agosto, piangono la prematura scomparsa in seguito a una lunga malattia di Francesco Bufalini, 55 anni pisano, stimatissimo tecnico del suono - tra i più apprezzati non solo in tutta la Toscana - ed ex giocatore di pallacanestro, figlio del grande e indimenticato Sauro che negli anni Sessanta fu protagonista prima in maglia Libertas, poi con la Nazionale, concludendo la carriera con i colori della Pielle. Quelli vestiti anche da Francesco fino ai primissimi anni Duemila, una passione di famiglia ereditata e trasmessa al pari della musica.
La palla a spicchi sempre nel cuore, l'amato lavoro sul palco. O meglio di fronte, non con uno strumento in mano - quello, sassofono o pianoforte, era solito suonarli in privato, tra amici - ma dietro al mixer per esaltare chitarre e tastiere di chi si esibiva. Sempre pronto a risolvere ogni possibile imprevisto, a disposizione per esaudire le richieste degli artisti, a trovare il modo di far stare bene tutti. Con il sorriso, unico e generoso come davvero era Francesco. Sul parquet, sia da compagno di squadra che da avversario, in negozio, ai tempi del Dottor Sound aperto con il fratello Alessandro, o preparando uno dei mille live, da quelli al Blitz Music Pub di San Giovanni alla Vena, all'arena di Verona o all'Arcimboldi di Milano.
A piangerlo, con la moglie Emma e i figli Vittoria, Daniele e Federica, sono la famiglia tutta e la miriade di persone che lo conoscevano e gli volevano bene. "Ciao Francesco, ci lasci un vuoto incolmabile - scrivono David e Giovanni Niccolai del Blitz -, non eri un punto di riferimento, eri il Punto! Il Blitz è diventato grande grazie soprattutto a te. Stai tranquillo, Emma e i tuoi 3 ragazzi possono sempre contare su di noi. Ti vogliamo salutare come ogni volta che ci vedevamo: 'Grande Bufalo!'. E te rispondevi: 'Eccoloo! Ci mancherai tanto tanto". "Gigante veramente buono come pochi - si legge tra i tanti ricordi -. Tecnico luci, fonico, assistente di palco, insomma un tuttofare per noi, che appena lo vedevamo trasmetteva un clima di serenità e sicurezza per sistemare ogni santo cavo, asta, suono, luci e tutto il resto".
Poi il cordoglio del mondo del basket, con le società di pallacanestro e i compagni e gli avversari di un tempo. Da Marco Sodini, tecnico della Pallacanestro Cantù ("Una grande persona"), Massimo Faraoni, Gian Paolo Drocker ("Una persona vera, un grande professionista qualsiasi cosa facesse", Marco Chimenti: "Avversario di tante partite, giocatore sopraffino, durissimo da affrontare, ma soprattutto persona esemplare per correttezza, gentilezza e bontà". "Non solo era un compagno di squadra - scrive Andrea Panchetti - ma un vero e proprio esempio da seguire fuori e dentro dal campo di gioco. Grande umiltà e sempre un sorriso che a fine partita rincuorava tutti. Ciao Bufalo". Oggi, alle 10.30 nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Latignano, i funerali per rendere omaggio al giganto buono della musica e della pallacanestro.