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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Porto

Morto sul lavoro in porto, il cordoglio di sindacati e istituzioni: "Inaccettabile scia di sangue"

Cgil, Cisl e Uil annunciano due ore di sciopero per mercoledì 8 settembre. Il governatore Eugenio Giani e il sindaco Luca Salvetti: "La sicurezza sia un obiettivo primario"

Ha destato rabbia e sconforto la tragica morte sul lavoro di un marittimo 54enne di nazionalità filippina avvenuta nella giornata di martedì 7 settembre in porto a Livorno. L'uomo, infatti, ha perso la vita al molo 11 della Darsena Petroli, a causa di un cavo che si è improvvisamente spezzato durante le operazioni di disormeggio e lo ha colpito come una frusta al torace. Vane, purtroppo, i tentativi da parte dei soccorritori di salvargli la vita. Tanti i messaggi di cordoglio giunti nelle ore successive da parte dei sindacati e del mondo della politica, per un'altra morte tragica sul posto di lavoro.

Cgil, Cisl e Uil: "Ennesima morte sul lavoro, dobbiamo cambiare di direzione"

La Cgil per la giornata di domani, mercoledì 8 settembre, ha annunciato due ore di sciopero in segno di protesta. "Sui luoghi di lavoro si muore più che in ogni altro luogo - si legge nella nota a firma di Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Gianluca Vianello (Uiltrasporti) e Dino Keszei (Fit-Cisl)-. Un'altra vita consumata in una manciata di secondi. Ci chiedono più tempo, più flessibilità, ma a nessuno sembra interessare come farci tornare vivi alle nostre case, dai nostri cari. Di lavoro si continua a morire. Nel porto di Livorno assistiamo all'ennesima morte sul lavoro".

"Le dinamiche - hanno proseguito - sono ancora da chiarire. Quello che è sicuro è che dobbiamo cambiare direzione: lo abbiamo ripetuto in tutte le sedi istituzionali e lo continueremo a fare. In segno di protesta e nel rispetto della vita persa nel tragico incidente mortale abbiamo perciò deciso di proclamare per domani mercoledì 8 settembre 2021 uno sciopero di 2 ore per tutti i lavoratori e il personale marittimo dei porti di Livorno e Piombino. Lo sciopero sarà effettuato al termine di ogni turno lavorativo".

"Siamo di fronte ad un nuovo e intollerabile infortunio mortale che poteva e doveva essere evitato - hanno dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl, e Giuseppe Dominici, segretario regionale Ugl Toscana -. Un'ennesima vita spezzata su un luogo di lavoro che addolora e indigna allo stesso tempo, data la crescita costante di un fenomeno che ha assunto le dimensioni di una vera e propria strage. Come Ugl, chiediamo di intervenire con estrema priorità per impedire che simili tragedie si ripetano di nuovo. In tal senso, è indispensabile implementare gli investimenti nella sicurezza dei luoghi di lavoro, rafforzare i controlli e promuovere una maggiore cultura e formazione, a cominciare dalle scuole". 

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