È morto Samuel Zarrough, comunità ebraica in lutto. Mosseri: "Perso un punto di riferimento, un colpo tremendo per tutta la città"
A lungo presidente della comunità ebraica livornese, aveva 78 anni. Ieri il malore ai bagni Tirreno in seguito al quale non si è più ripreso: "Con lui se ne va un pezzo di storia di Livorno e una figura di riferimento per tutti noi, un amico, un maestro"
Si è sentito male ieri sera ai bagni Tirreno ed è morto poche ore dopo, nella mattina di oggi lunedì 14 agosto, nel reparto di rianimazione dove era arrivato in condizioni disperate. Livorno piange l'improvvisa scomparsa di Samuel Scialom Zarrough, 78 anni, elemento cardine della comunità ebraica, della quale era stato a lungo presidente, e persona stimata in tutta la città non solo per la sua attività di commerciante ma quale figura di riferimento nella vita culturale e sociale livornese. Una notizia tremenda che ha sconvolto amici, parenti e tutti coloro che conoscevano Samuel, a partire dal suo successore alla presidenza della comunità ebraica, Vittorio Mosseri: "Non ho davvero parole per esprimere il dolore - commenta Mosseri -, è una notizia terribile per tutta la città. Vedremo la sua mancanza, non lo dico per piaggeria ma era veramente una figura di riferimento per tutti quanti".
Presidente della comunità ebraica per oltre 15 anni, Zarrough era arrivato a Livorno dalla Libia, lui che era originario di Bengasi, nel 1967 e da allora era entrato nel Consiglio della comunità, dove continuava ad essere la guida spirituale del tempio officiando le funzioni fino agli ultimi giorni. Profondo conoscitore della vita e delle cose non solo ebraiche, Mosseri ne ricorda "spessore, carisma e un'intelligenza fuori dal comune. Per me era un maestro, un faro, una guida per qualsiasi cosa, qualsiasi dubbio. Se avevo bisogno di una spinta, di un aiuto morale, c'era Samuel con le sue parole giuste che dispensava anche al di fuori della comunità".
Zarrough non si era mai sposato e non aveva figli, ma una famiglia numerosissima con tantissimi nipoti che lo ritenevano un secondo padre. Con il fratello, aveva aperto la catena di profumerie "Armonie" e in via Grande era solito fermarsi con le tantissime persone che lo conoscevano e stimavano. "Sempre disponibile, raffinato, gentile - ricorda ancora Mosseri -, un anello di congiungimento con la società civile anche al di fuori del mondo ebraico. Se sono ancora presidente della comunità lo devo a lui. Mi ha sempre spronato a dare il meglio di me stesso, ma il mio meglio era decisamente meno del suo peggio. Ci mancherà, e mancherà a tutta Livorno".
Sentito anche il ricorso del sindaco Luca Salvetti che, a nome dell'amministrazione, esprime "cordoglio per l'improvvisa scomparsa di Samuel Zarrough, per molti anni in passato presidente della comunità ebraica Livornese. Era un uomo di cultura, di alta levatura morale e di profonda cortesia che mancherà alla nostra città". Domattina, al cimitero ebraico, la funzione religiosa per l'ultimo saluto a Samuel, la cui salma partirà poi alla volta di Roma prima del trasferimento in Israele dove Zarrough sarà sepolto.