Ha trasmesso la passione per la musica a generazioni di livornesi. Grazie al suo negozio, sugli scali degli Olandesi, dove l'attività aveva preso il via nel 1970, migliaia di ragazzi hanno comprato il loro primo strumento. È morto nella mattina di domenica 24 luglio all'età di 93 anni Tony Mazzone, un talento della musica italiana che già da giovanissimo aveva plasmato grazie al fratello Francesco. Una vita dedicata alla chitarra e alla musica pop e jazz, respirata ad ogni ora del giorno e della notte e prodotta in locali e balere fin da adolescente. Originario di Torino, ha suonato in giro per l'Europa portando in giro il suo stile, prima di trasferirsi a Livorno dopo aver conosciuto la moglie Anna Maria.

 

Qui, all'angolo tra via Maggi e gli scali degli Olandesi, è nato il negozio dove per anni e anni ha dispensato consigli su corde e tipologia di strumenti da acquistare, elevandolo a vero e proprio punto di aggregazione. Tanti musicisti conosciuti passavano di lì, molti giovani si avviavano alla strada grazie alla scuola di musica. E lui, Tony, non mancava di seguirli nei loro appuntamenti. La scomparsa di Tony Mazzone lascia dunque un grande vuoto nel panorama musicale cittadino, così come destò stupore la chiusura dell'attività, poi rilevata da un gruppo di giovani, dopo più di 45 anni. Una volta diffusa la notizia anche sui social sono apparsi molti messaggi di cordoglio: "Un grande personaggio della chitarra e del panorama musicale italiano". Da altri amici è stato definito "il capostipite di tutti i chitarristi jazz della Toscana, un costante punto di riferimento".