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Cronaca

Movida in Venezia, scontro in consiglio comunale. Salvetti: "Sanzioni il prossimo weekend"; le opposizioni: "Situazione fuori controllo"

Il sindaco sugli episodi di sabato sera: "Non può essere accettato ma la presenza delle forze dell'ordine non è un deterrente allo scioglimento degli assembramenti. Chiudere piazze e vie? Lo deciderà il Cosp". Acceso dibattito in Aula

La movida senza controllo in Venezia nella notte tra sabato 17 e domenica 18 ottobre ha scatenato un acceso di dibattito durante il consiglio comunale di oggi, lunedì 19 ottobre. Da una parte il sindaco Luca Salvetti ha provato a dare una lettura a quanto accaduto nel quartiere dove ci sono state risse, accensioni di fumogeni e cori contro il nutrito dispiegamento di forze dell'ordine: "Quanto accaduto non va bene - le parole del primo cittadino -, dal prossimo fine settimana ci sarà un intervento preciso e puntuale con sanzioni. Tuttavia la presenza della polizia, secondo il rapporto del questore, non è un deterrente a far sciogliere assembramenti". Dura la replica da parte delle opposizioni: "La situazione è fuori controllo e questa amministrazione sembra alzare le mani invece di prendere seri provvedimenti". 

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Movida in Venezia, Salvetti: "La chiusura dei locali alle 24 non impedisce ai giovani di stare fuori"

Il sindaco, nel suo intervento, spiega prima di tutto perché non ci sono stati interventi da parte delle forze dell'ordine presenti (polizia, carabinieri, finanza e municipale): "Secondo quanto mi è stato riferito dal questore, è stata presa questa decisione per evitare turbative all'ordine pubblico. Quello che ho potuto notare è che un folto gruppo di giovani si è spostato da piazza del Luogo Pio, dove era arrivata la polizia, in via della Venezia e via Borra senza però commettere alcun reato. Molti indossavano la mascherina, altri no. Tuttavia è bene ribadire che quanto successo non va bene e non può essere accettato". 

Riguardo quanto potrebbe avvenire il prossimo weekend, Salvetti è chiaro: "Sarà fatto un intervento preciso e puntuale con delle sanzioni, magari cercando di non concentrare le forze di polizia in un'unica piazza. Purtroppo la chiusura dei locali alle 24 non ha effetto su ciò che accade nelle piazze perché la gente non va a casa se i locali chiudono. Inoltre la presenza delle forze dell'ordine non è un deterrente alla creazione di assembramenti o all'utilizzo della mascherina. Credo che le scene alle quali abbiamo assistito possano essere dovute al fatto che a Livorno, così come a Firenze, Siena e Piombino si fosse inserita nei giovani la sensazione che quel sabato potesse essere l'ultimo nel quale si potesse stare insieme". 

Riguardo a quanto stabilito dal nuovo Dpcm, il sindaco non ha dubbi: "Rispetto a quanto annunciato da Conte in conferenza, nel testo non ci è scritto che spetterà ai sindaci la decisione di far chiudere piazze o vie dove sono soliti crearsi assembramenti. Questo vuol dire che, salvo interpretazioni diverse, che questa facoltà passa al Cosp con il primo cittadino, prefetto, questore e forze di polizia unite nel prendere determinate decisioni. Tuttavia occorre fare un'ultima riflessione: se io chiudo piazza del Luogo Pio, i giovani potrebbero assembrarsi alla Terrazza, poi in piazza Attias e così via. Ecco perché serve un piano di azione ben studiato". 

Lega-Fdi: "Salvetti alza le mani"; M5S: "Valutare chiusure"; BL-PaP: "Srvono alternative per i giovani" 

Le parole del sindaco sono state duramente criticate da parte del centrodestra: "Quanto accaduto a Livorno - sottolinea Andrea Romiti (FdI) - si è visto in poche città e quanto affermato dal sindaco rischia di far passare il messaggio che si possa fare come ci pare, tra cui offendere le forze dell'ordine, senza incorrere in sanzioni. In aggiunta i comportamenti che si sono visti in Venezia mettono a rischio i commercianti e la salute dei cittadini. Sarà un caso poi che i fumogeni siano stati accesi davanti al centro sociale il 'Refugio'?". Sulla stessa linea d'onda anche Costanza Vaccaro (Lega): "Ho sentito un Salvetti che sembra voler alzare le mani davanti a quanto accaduto nei giorni scorsi. Mi aspettavo una comunicazione diversa nella quale non si ponesse l'attenzione sul fatto che le forze dell'ordine non sono utili a far sciogliere gli assembramenti. Loro sono un deterrente per la nostra sicurezza davanti al comportamento insolente e menefreghista di molti giovani. Occorre trovare soluzioni tempestive". 

Dure le parole anche da parte di Stella Sorgente (M5s): "Ciò che è successo in Venezia è sconcertante, ma ce lo potevamo aspettare perché non era la prima volta che accadeva. Purtroppo questa situazione è stata lasciata andare e non è stata monitorata a sufficienza. Le forze dell'ordine devono effettuare maggiori controlli, ma allo stesso tempo occorre anche capire le esigenze dei giovani. Il sindaco deve fare le sue valutazioni e tenere in considerazione anche la chiusura di vie e piazze". 

Marco Bruciati (Buongiorno Livorno) pone l'accento su un'altra questione: "Situazione del genere le vedo da anni, ma il problema principale è che molti giovani non hanno un luogo sicuro e controllato dove poter stare. Se chiudiamo i locali non vanno sicuramente a casa. Vorrei tuttavia condannare l'intervento di Romiti contro il Refugio visto che quella sera era in programma un incontro sul problema della forestazione urbana". 

"Occorre responsabilizzare la cittadinanza - commenta Aurora Trotta (Potere al popolo) -, non fare lo scarica barile. Serve evitare assembramenti ma al contempo sensibilizzare anche la cittadinanza. Mi allaccio alle parole di Bruciati sul teatro officina Refugio dicendo che gli attacchi della Destra sono di grande pochezza perché tutti gli eventi che si svolgono in quei locali sono fatti seguendo scrupolosamente i protocolli Covid". 

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