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Cronaca

Mt Logistica, una speranza per i 25 lavoratori licenziati: potrebbero essere riassorbiti da una nuova società

La concretezza dell'ipotesi potrebbe emergere nel prossimo incontro che verrà convocato dal prefetto in questi giorni. Simoncini: "Ma un appalto che cambia 5 volte in 5 anni ha seri problemi"

È un futuro incerto e ancora molto da scrivere quello che riguarda i lavoratori della Mt Logistica, che operavano sul piazzale della Bertani e che nelle scorse settimane sono stati licenziati. Se da una parte l'obiettivo del pagamento dell'ultimo stipendio è stato centrato, rimane aperta e tutta da giocare la questione della ricollocazione dei lavoratori licenziati. Una vicenda che è finita sul tavolo del prefetto Paolo D'Attilio, coordinatore del tavolo di crisi. Nei prossimi giorni, dopo che Bertani ha detto 'no' alla reinternalizzazione ma si è detta disponibile a ridiscutere con operatori locali i termini dell'appalto, la nuova società dovrebbe presentarsi e offrire le necessarie garanzie per riprendere il lavoro.

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Di questa vicenda e della situazione legata ai 35 lavoratori della Iss Palumbo, che al momento è risolta vista la proroga dell'appalto per un anno da parte dell'Eni, si è parlato ieri nell'ambito della Terza commissione consiliare, che prevedeva due interpellanze della consigliera di Potere al Popolo Aurora Trotta. A fare il punto in avvio dei lavori è stato l'assessore al Lavoro, Gianfranco Simoncini, che ha spiegato quanto accaduto nelle scorse settimane e dato lo stato dei fatti su entrambe le vicende. Nel frattempo da parte dei sindacati c'è attesa per avere chiarimenti su tempi e modi di un eventuale riassorbimento. Da Usb fanno sapere infatti che continua il presidio permanente davanti ai cancelli della Bertani e che "nuove iniziative di lotta se non ci saranno passi significativi saranno valutate nei prossimi giorni".

presidio mt

Simoncini: "Un appalto che cambia 5 volte in 5 anni dimostra di avere seri problemi e di non essere ben organizzato"

Sulla vicenda Iss Palumbo l'assessore Simoncini ha evidenziato che la preoccupazione, preso atto del ritiro dei licenziamenti, riguarda più in generale le prospettive dello stabilimento dell'Eni. "Riguardo invece alla vertenza Mt Bertani - ha sottolineato Simoncini - abbiamo incontrato tutto lo staff dell'azienda e ci siamo confrontati con le due organizzazioni sindacali che risultano avere maggiori iscritti, dunque la Filt e la Usb". Simoncini ha sottolineato che la vertenza è in corso e che i prossimi giorni saranno decisivi. L'obiettivo infatti dopo il pagamento dello stipendio è riassorbire i lavoratori che sono stati licenziati e che si trovano in Naspi. 

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"I problemi vengono da lontano - ha detto Simoncini - e un appalto che cambia 5 volte in 5 anni vuol dire che non è ben organizzato. Abbiamo tentato di chiedere a Bertani di reinternalizzare l'appalto ma su questo aspetto la chiusura è stata netta, mentre invece è stata registrata un'apertura a ridiscutere l'appalto con operatori locali a partire da quelli che già gestiscono. C'erano stati anche soggetti interessati alla gestione e alla riassunzione, per cui - ha aggiunto Simoncini - dalla prossima riunione in prefettura, che a breve dovrebbe essere convocata, ci aspettiamo buoni risultati". Nel corso della commissione è anche emersa "la mancanza della stipula di un contratto tra Bertani e Mt Logistica".

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